Us Grosseto, niente San Donato per l’ex-mister Magrini (superato da Buscè). Gorelli sogno dell’Arezzo

© RIPRODUZIONE RISERVATA – il contenuto del presente articolo è utilizzabile solo citando GROSSETO SPORT

Il calciomercato inizia a scaldare il motore anche per i biancorossi o gli ex-unionisti come mister Magrini. Infatti, il tecnico umbro, dato da tempo come sostituto di Indiani sulla panchina del neopromosso San Donato Tavarnelle (dove avrebbe ritrovato l’amico ds, Bicchierai), è stato improvvisamente superato da Buscè. Questo in virtù di un accordo tecnico-economico tra Empoli e la società gialloblù. In pratica, oltre al tecnico di fiducia, il club empolese fornirà al San Donato alcuni dei migliori giovani a disposizione. Un’operazione troppo interessante per non essere sfruttata, anche se a farne le spese è stato proprio Magrini. Come conseguenza diretta, i tre biancorossi, Arras, Ciolli e Gorelli, non sono più (per quello che sappiamo) degli obiettivi diretti del San Donato. Per Gorelli, però, c’è pronta un’offerta allettante dell’Arezzo. È vero, si tratta di Serie D, ma il club amaranto è molto ambizioso e ha messo nel proprio organico due fuoriclasse come il dg Giovannini e il tecnico Indiani, una duplice mossa che la dice lunga sulle intenzioni del sodalizio aretino. Sappiamo, poi, che lo stesso Giovannini ha molta stima di Ciolli, ma il capitano unionista spera e spererà fino all’ultimo di poter proseguire e chiudere la propria carriera nel Grosseto, a fronte, ovviamente, di un progetto serio. Sulla stessa lunghezza d’onda Cretella, premiato insieme al compagno due giorni fa dalla stampa grossetana durante la cerimonia del Player of the year organizzato da Grosseto Sport con la collaborazione, per la prima volta, di Tv9. Tanto Cretella che Ciolli, rispettivamente secondo e terzo classificati nel premio Biancorosso d’anno, hanno dichiarato pubblicamente il loro orgoglio nell’aver potuto vestire e difendere la maglia della loro città, ma che non sanno ancora quale futuro li attenda. Un futuro che vorrebbero ancora nel Grosseto, a patto, come detto, che ci sia un progetto serio alla base.