Calcio
Il bomber Stefano Schiano dice addio al calcio giocato
Porto Santo Stefano – Un altro pezzo storico del calcio maremmano appende le scarpette al chiodo, dopo una marea di gol.
Stiamo parlando di Stefano Schiano, una vita con le maglie di Argentario e soprattutto Fonteblanda. L’attaccante attraverso un lungo post su Facebook analizza la sua carriera calcistica e tutte le emozioni vissute fin da piccolo sul rettangolo di gioco.
Stiamo parlando di Stefano Schiano, una vita con le maglie di Argentario e soprattutto Fonteblanda. L’attaccante attraverso un lungo post su Facebook analizza la sua carriera calcistica e tutte le emozioni vissute fin da piccolo sul rettangolo di gioco.
“Ho iniziato all’età di 6 anni, mi piaceva riempire i “cinesini” con la pozzolana… i miei chiedono al mister se era il caso di continuare a portarmi al campo ma la risposta è stata: “ ma lasciatelo stare, si diverte”… poi piano piano hanno cominciato a tirare su i pali con la rete, venivano piantati a terra con dei ferri a U, ancora mi ricordo il suono della mazzetta con cui li battevano e ahimè, a causa della mia stazza generosa, mettevo molto spesso a dura prova la resistenza di questi ferri quando la palla colpiva la rete, dovevi anche stare attento che la palla non ti tornasse in faccia… poi, andando avanti, in campo i miei compagni sembravano sempre piu piccoli, ma solo perche aumentavano le distanze, si giocava a 11, con le porte vere, e da li tutto ha preso un’altra piega. 30 anni sono tanti, 30 anni di gioie, divertimento, risate e soddisfazioni, ma allo stesso tempo anche di delusioni, lacrime,frustrazioni e rinunce. A questo sport ho dedicato praticamente tutta la mia vita, gli ho portato un rispetto indescrivibile e ne sarò riconoscente per sempre per tutto quello che mi ha insegnato. Ma la vita è fatta di capitoli, che durino un attimo o per sempre, ogni capitolo è destinato a finire ed è arrivato il triplice fischio anche per questo.
Ho sempre pensato e sperato che fosse la testa a mollare prima della gambe e alla fine, nel mio caso, è stato proprio cosi… ammiro chi nonostante l’invecchiamento e i problemi della vita continua a godersi quello spicchio di 90 minuti di passione, ma per me stava diventando piu un’abitudine che un esigenza come lo è stata per molti anni. Il mio,dunque, è un ringraziamento a tutte quelle persone con cui ho avuto a che fare, in primis tutte le società in cui ho giocato e che mi hanno dato la possibilità di esprimermi e di crescere… e poi l’infinita sfilza di allenatori, compagni, avversari, custodi, tifosi e altri collaboratori che mi hanno dedicato il loro tempo e i loro sacrifici e ai quali ho sempre cercato di dare loro il massimo rispetto possibile. Ringrazio la stampa locale che nel bene e nel male è stata una piacevole e stimolante compagna di viaggio. Lascio questo sport convinto di aver dato tutto quello che avevo dal punto di vista mentale e con la piena consapevolezza di essere un giocatore piu che realizzato.
È arrivato il momento di dedicare il mio tempo a chi finora mi ha dedicato il suo e rispettato i miei impegni, orari e mancanze. Mi rivolgo ai ragazzi che saranno sul pezzo per i prossimi 15/20 anni: quando andate al campo fatelo seriamente, con il massimo rispetto per voi stessi e di chi vi sta accanto, lo sport deve essere una valvola di sfogo ma merita lo stesso impegno di un lavoro.
Il destino ha voluto che giocassi l’ultima partita, Argentario-Fonteblanda, nel mio Maracanà, dove proprio 30 anni fa iniziò tutto, ma questa volta ci sono tornato da Uomo, con poco meno dii 200 reti in 15 stagioni e quella solita maglia numero 9 portata sempre con orgoglio, merito e rispetto. In questa partita potevo indossare sia la maglia neroverde sia la biancazzurra, ero esattemente nel posto giusto e al momento giusto.
Grazie a tutti quelli che hanno condiviso questo meraviglioso sport con me!“
Grande anzi grandissimo Stefano. Un esempio come calciatore e uomo. Sicuramente tutti abbiamo apprezzato le sue doti e il suo spessore che lo ha contraddistinto in tutti questi anni. Purtroppo l età avanza e ci priva di questi esempi di persone speciali …. ma Stefano sei e rimarrai sempre un ragazzo e ben voluto e di insegnamento alle giovani leve. Un salutone affettuoso.
Grande ROSCIO!! Ci ho sempre creduto e dopo le tue parole ho avuto la conferma di aver sempre fatto bene a crederci……….per l’ennesima volta…….a squarciagola……….IO CI CREDO!!!!!!!!!