Calcio
Scuola calcio Us Grosseto: si conclude la prima tappa del percorso di catechismo
Tre anni di percorso per un progetto che è il primo esperimento in Italia portato avanti in un centro sportivo con ragazzi della scuola calcio Capaldi, dg Us Grosseto: “Un ringraziamento particolare alle catechiste e alle famiglie dei ragazzi”
Si conclude domenica prossima con la Prima Comunione la prima tappa del percorso, durato tre anni, dei ragazzi del catechismo della scuola calcio Us Grosseto 1912. Un progetto importante anche perché rappresenta il primo esperimento di catechismo in Italia portato avanti in un centro sportivo con i ragazzi della scuola calcio. E proprio domenica 15 maggio, nella parrocchia dell’Addolorata, seguiti dalle due catechiste Patrizia Boaselli e Sofia Paola, e supportati da don Pier Mosetti e don Marius Blint e dal parroco don Marco Gentile, a ricevere l’Eucarestia saranno Alessandro Steri, Alessandro Agresti, Pietro Picardi, Francesco Pocci e Niccolò Fiorentini.
“Siamo felici ed emozionate per questo bellissimo cammino – spiegano Patrizia e Sofia, catechiste dell’Us Grosseto 1912 – che i nostri ragazzi hanno seguito con grande passione e anche con grandissima puntualità, sia al termine degli allenamenti al centro sportivo sia il sabato e la domenica in chiesa. Li abbiamo visti crescere, sia nello spirito sia nella passione per lo sport, e questo anche grazie all’impegno delle famiglie che sono state eccezionali. Siamo felici di aver trasformato il catechismo in un catechismo esperenziale, grazie anche all’aiuto dei giocatori della prima squadra che spesso si sono uniti a noi per raccontarci le loro esperienze di vita cristiana. Ci teniamo a ringraziare la società per averci supportato durante tutto il percorso e il vescovo Cetoloni per il grande aiuto sin dall’inizio dell’avventura”.
Gli incontri si sono svolti al centro sportivo di Roselle, prima degli allenamenti sul campo, sia nelle sale interne sia all’aperto nel giardino esterno. Un viaggio ricco di momenti significativi, non solo grazie agli incontri con i giocatori della prima squadra, ma anche perché la condivisione del percorso sportivo ha creato spunti di riflessione. Nell’ultimo incontro le due catechiste, Patrizia e Sofia, hanno anche regalato ai ragazzi dei braccialetti colorati con il Tau.
“Svolgere attività diverse dagli allenamenti al centro sportivo è fondamentale – ha sottolineato Emilio Capaldi, direttore generale dell’Us Grosseto 1912 – per crescere come comunità e come società. Quindi ben vengano iniziative anche rivolte all’approfondimento di temi spirituali, che mettano in primo piano non solo i valori della famiglia ma anche il rispetto per gli altri, dentro e fuori dal campo. Ci tengo a ringraziare di cuore tutte le persone che hanno supportato il percorso, in particolar modo le due catechiste Patrizia e Sofia e le famiglie dei ragazzi. Voglio, infine, fare l’in bocca al lupo ai ragazzi per domenica a nome mio, del presidente Di Matteo e dell’intera società”.