Grosseto Calcio
Classifica spettatori Serie C girone B: dominio del Modena. Quinto posto per il Siena, settimo per l’Us Grosseto
Il Grifone è retrocesso direttamente in Serie D, ma se esistesse un campionato anche per il pubblico, i sostenitori unionisti si sarebbero guadagnati l’accesso ai play-off. Battute a parte, i dati definitivi sugli spettatori del girone B di Serie C hanno fotografato una situazione interessante. In poche parole, nonostante una stagione infausta e da dimenticare, il Grosseto può vantare la settima posizione assoluta in fatto pubblico, con un totale di 24.658 spettatori casalinghi in 19 incontri, pari a una media-partita di 1.298. Il massimo stagionale allo Zecchini è stato toccato nel derby col Siena, dove allo stadio maremmano sono stati presenti 1.298 spettatori. Un risultato lusinghiero, visto che a precedere in classifica la piazza maremmana sono state tutte realtà che rappresentano capoluoghi più grandi di Grosseto, ad eccezione di Siena.
Dunque, a livello di classifica generale, primo posto per Modena (che ha avuto 99.406 spettatori totali), seguita da Reggiana, Cesena, Pescara, Siena e Ancona Matelica. Come già accennato, il Siena (che rappresenta un capoluogo di neppure 54mila abitanti) ha portato sugli spalti del Franchi ben 43.319 spettatori complessivi (con una media a partita di 2.280). Il Grosseto, però, ha preceduto società come Pistoiese, Lucchese e Vis Pesaro, tutte rappresentanti città leggermente più grandi del capoluogo maremmano. Ultimo posto, invece, per il Pontedera, con appena 6.548 spettatori totali e una media a partita di 345.
Complimenti per l’ottimo articolo, è la certificazione che Grosseto È una piazza da serie “C”.
È la dimostrazione che Grosseto DEVE avere l’obiettivo di TORNARE in serie “C” e di stabilizzarcisi.
Abbiamo i numeri che lo dimostrano, abbiamo lo stadio gestito dell’atletica leggera e che quindi non è un costo per la società biancorossa, abbiamo il centro sportivo che la stragrande maggioranza delle società di serie “C” se lo sognano.
Tutto questo non era una buona base di partenza per ambire ad una serie “C” almeno “a salvarsi?”.
Non si poteva proprio sentire la storia che Grosseto “sarebbe” una piazza da serie “D”.
È un dato che sfata il pregiudizio della scarsa partecipazione e del blando interesse dei grossetani rispetto alle sorti della squadra cittadina, specie se si considera il catastrofico campionato disputato. Va da sé però che, dopo un calvario del genere, sarà molto difficile evitare una valanga di disaffezione, tranne che emerga un progetto realmente credibile e solido, cosa che, oggi come oggi, mi trova del tutto scettico.
Un buon risultato visti i tempi che corrono. Ma un risultato (che comprende omaggi,accrediti e abbonamenti) che lascia nelle casse della società 80 massimo 90 mila EURO netti. E per fare la C serve i soldi (troppi) non i numeri.
Senza Camilli s’era dilettanti da 40 anni…un motivo deve pur esserci.
io direi: menomale che c’è stato Camilli…….anche il Milan senza Berlusconi aveva vinto 2 champions su 7.
L’Inter senza Angelo e poi Massimo Moratti poca roba e la Juve senza la famiglia Agnelli chissà……forse aveva vinto meno del Torino.
Comunque il Grosseto ha raggiunto la serie C la prima volta nel 1936/37 da allora ha disputato 84 campionati, 42 campionati tra B, serie C , C1 e C2
Ed altrettanti 42 nei dilettanti.
Se poi vogliamo calcolare gli ultimi 50 anni dal 1972/73 ad oggi: 25 nei professionisti ed altrettanti nei dilettanti, questo lo dice la storia non lo dico io.