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Us Grosseto – Simone Ceri: “Uscirò dal Grosseto”. Mario Ceri: “Per noi è un giorno triste”
Grosseto <<Siamo profondamente dispiaciuti>> ha esordito così l’ormai ex-presidente unionista Mario Ceri nell’intervista rilasciata a Grosseto Sport-Gs Tv questo pomeriggio, poco dopo aver ceduto la maggioranza dell’Us Grosseto alla holding Dbm dell’amministratore unico Nicola Di Matteo. Sulla falsariga dello zio si è espresso Simone Ceri che ha detto: <<È come dare via un figlio perché non lo puoi mantenere>>. Durante la successiva conferenza stampa, poi, lo stesso Simone è scoppiato a piangere e ha annunciato di voler uscire definitivamente dall’Us Grosseto. C’è stato anche modo di ricordare il tifoso Mauro Giagnoni, morto ieri a 51 anni a causa di un male incurabile.
Mi pare evidente che neppure loro ripongano troppa fiducia sulla nuova proprietà… di fatto hanno venduto il Grosseto al primo/ultimo che passava. Già si ha paura dei fornitori… insomma il Grosseto è paragonabile ad un malato terminale… non si sa fra quanto, ma fra non troppo la morte è certa. Ricordo ancora le sagge parole del Comandante… in 6 anni siamo già alla terza proprietà, con già 1 mancata iscrizione ed una cessione per evitare la stessa sorte. Personalmente non credo andremo avanti per più di altri 3 anni, e sono anche troppo ottimista. Anche se spero di sbagliarmi. Comunque ringrazio la famiglia Ceri, magari la prossima volta non facciano lo stesso errore.
Capisco queste sconsolate valutazioni e posso anche sostanzialmente condividerle, però la domanda è: quali sarebbero state le alternative? Un futuro in serie D o magari in Eccellenza, ad affrontare squadrette di paesi che si chiamano “Casteldiquà” o “Pontedilà”…francamente anche no.
Piero Camilli
Evidentemente sono poco informato…Camilli avrebbe potuto e voluto riprendere le redini? Cado dalle nubi, come direbbe Checco Zalone.
Evidentemente è come dici. 😉
Esprimo la mia personale interpretazione di questa vicenda : E’ stato fatto il passo più lungo della gamba. Arrivati a metà corsa vi era una concreta possibilità che le finanze non permettessero di completare il caminio. A questo punto o si accettava di essere il prossimo anno in categorie inferiori o ci si appigliava all’unica barca di salvataggio sperando che non faccia acqua