Basket
Basket serie D, la Gea Grosseto tiene testa alla Gioielleria Mancini nonostante alcune assenze pesanti (69-61)
Gioielleria Mancini-Gea Grosseto 69-61
MANCINI MONSUMMANO: Navicelli 15, Maccione 9, Mema 4, Tesi 10, Bellini 5, Soriani 10, Chiti 10, Giusti 6, Mignarelli, Lorenzi. All. Matteoni.
GEA GROSSETO: Battaglini 6, Morgia 11, Ricciarelli 4, Neri 2, Scurti 3, Romboli 12, Simonelli 4, Baccheschi 4, Mari 15. All. Crudeli
ARBITRI: Favilli di Cecina e Sgherri di Livorno.
PARZIALI: 18-14, 40-36; 56-48.
La Gea Grosseto, nonostante alcune assenze pesanti, esce a testa alta dalla sfida contro l’imbattuto quintetto della Gioielleria Mancini Monsummano (69-61 il risultato). Gli acciacchi hanno tenuto a casa le migliori bocche da fuori del team grossetano, Furi, Roberti e Piccoli (oltre a Bambini e Mazzei), ma i nove giocatori che ha messo a referto il coach Pablo Crudeli hanno dato il massimo, hanno lottato su ogni pallone, mettendo paura alla formazione di casa. E questo alimenta un po’ di rammarico per la conclusione del match.
I biancorossi, cha hanno messo a segno ben nove bombe (tre Mari, due Romboli e Battaglini, una Scurti e Simonelli) sono stati sempre sulla scia dei pistoiesi e hanno praticamente mollato negli ultimi due minuti. La Gea ha chiuso in parità il secondo (22-22) e il quarto periodo (13-13) grazie a tanta grinta e coraggio contro la formazione più in forma del girone C di serie D.
All’inizio del quarto tempo il Grosseto, sul 58-56, ha avuto anche la palla per il pareggio, ma i ciabattini sono riusciti a difendersi e a ripartire verso la vittoria, concludendo con un margine di otto punti. La Gea esce tra gli applausi, con la speranza di poter avere a disposizione l’organico al completo nella delicata sfida di domenica prossima contro la Fides Livorno. Molte comunque le note positive della trasferta: i quaranta minuti da play di Nicolas Battaglini, i primi quattro punti in serie D di Federico Baccheschi, il cucciolo della squadra, il ritorno sotto i tabelloni di Mattia Ricciarelli e i tre giocatori in doppia cifra, gli ultimi a mollare, Mirko Mari, Dario Romboli e Lorenzo Morgia.