Calcio
Grosseto, la classifica preoccupa e per mister Magrini arrivano le prime critiche
Grosseto – Non è andata giù a molti tifosi biancorossi la sconfitta per 2 a 0 patita contro il Pontedera.
Una gara che subito non è iniziata nel migliore dei modi con i padroni di casa che hanno trovato il vantaggio su rigore e successivamente, con l’ingenua espulsione per proteste di Serena, la partita si è incanalata su binari ben precisi.
La classifica si è fatta ancora più dura e una parte di tifoseria non risparmia sui social critiche a Lamberto Magrini, reo, secondo alcuni, di non cambiare modulo e di provare nuove tattiche soprattutto sotto l’aspetto della manovra offensiva.
Sicuramente critiche costruttive, che serviranno da stimolo al tecnico di Magione, il quale in queste occasioni trova il modo di esaltarsi per tirare fuori il meglio dai propri ragazzi.
Il problema principale, oltre alla difficoltà di trovare la via della rete, è una manovra troppo compassata con un centrocampo lento che non riesce mai a fare il cambio di passo e di ritmo e quindi a creare superiorità numerica.
Dunque, prossimo turno che diventa fondamentale per il cammino biancorosso in campionato, con gli unionisti che saranno ancora in trasferta, questa volta in Liguria, a Chiavari, contro i padroni di casa della Virtus Entella.
Occorre muovere la graduatoria e soprattutto riuscire ad andare in gol, perchè lo score è impietoso: 6 gol in 13 partite.
Ho sempre pensato che Magrini sia un ottimo allenatore, forse sottodimensionato in C, anche se ormai temo che l’età non gli consenta di andare oltre; in verità non ho affatto mutato opinione: è chiaro che quando un tecnico si trova a gestire un disastro di queste proporzioni è possibile e comprensibile che smarrisca la lucidità e prenda talvolta decisioni infelici, ma resto fermissimo nella mia convinzione che, se una squadra in 13 turni fa 6 reti e ne subisce 16, non c’è allenatore che tenga: il materiale umano a disposizione è assolutamente e abissalmente INADEGUATO.
Anch’io sono convinto che Magrini sia un buon allenatore, soprattutto È LO STESSO che ha vinto due campionati consecutivi ed ottenuto una brillante partecipazione ai play off.
Purtroppo NON È PIÙ LO STESSO il valore tecnico della squadra, che è stata indebolita e ringiovanita.
È inutile girarci troppo intorno, la società ha riconosciuto di aver commesso alcuni errori nell’allestimento della squadra di quest’anno, adesso però mi aspetto che la stessa società corra ai ripari ingaggiando un paio di elementi svincolati, gente con le “palle” intendo.
Naturalmente auspico subito questi rinforzi, perché se aspettiamo Gennaio, rischiamo di arrivarci con un piede nella fossa.
Poi è vero che quando le cose vanno male le responsabilità vanno ripartite tra giocatori, staff tecnico e società, ma in questo caso sono Mario e Simone Ceri a dover intervenire con decisione e rapidità sul mercato degli svincolati.
Sesto sono d’accordo conte. Cambiare molti giocatori a causa delle problematiche di quadratura dei bilanci porta purtroppo ad avere dei ragazzi inesperti. Ragazzi che spesso, venendo dalle primavere delle altre squadre, portano si un beneficio economico ma spesso non riescono ad esprimersi nei cosiddetti campionati veri. Che poi a pagare sia sempre un allenatore fa parte del gioco. Marini è incolpevole perché ha dovuto assemblare e provare tanti nuovi. Però vedendo la classifica corta penso che alla fine troverà la quadratura. Puntare ai risultati casalinghi è forse una soluzione specie incontrando squadre alla tua portata. Ecco in questi frangenti conta la furbizia e l esperienza e con un Boccardi al meglio possiamo sperare.