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Grosseto Calcio

Us Grosseto, il punto dopo la 10ª giornata

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Il Grosseto ha chiuso la 10ª giornata del girone B di Serie C pareggiando 1 a 1 con il Teramo. Un pari pieno di rammarico.

COSA FUNZIONA
Il primo aspetto positivo è che il Grifone ha ottenuto il terzo risultato utile consecutivo dopo la vittoria a Viterbo e i due pareggi interni con Reggiana e Teramo. Ovviamente, 7 punti anziché 5 avrebbero cambiato non poco la classifica attuale degli unionisti, ma le cose non sono andate come sperato. Nel complesso, però, un buon Grosseto, almeno fino al gol del pari del Teramo, al 60′. D’altronde, tranne i primissimi minuti del match che hanno visto gli abruzzesi molto aggressivi (ma inefficaci), i ragazzi di Magrini hanno imbrigliato gli ospiti e hanno trovato un meritatissimo vantaggio con il primo gol di Arras, apparso in crescita. Solita prestazione super, poi, per Siniega, ma bene tutto il reparto difensivo, tranne Barosi, ieri sera indeciso in alcune circostanze. A centrocampo bene Cretella, mentre il promettente avvio di De Silvestro è stato vanificato dall’infortunio muscolare occorso al trequartista durante un pericoloso contropiede. Infine, positivo il fatto che Arras si sia sbloccato, portando l’apporto dell’attacco a 2 gol su 5 segnati dal Grosseto.
COSA NON FUNZIONA
Sicuramente, manca un po’ di fortuna (ennesima traversa colpita da Dell’Agnello) e ieri sera non è stato concesso un probabilissimo rigore su Serena (sullo 0 a 0), anzi, il direttore di gara, che poi si è infortunato venendo sostituito dal IV ufficiale, ha ammonito per simulazione il centrocampista biancorosso. Tuttavia, il pareggio ospite è stato un clamoroso regalo fatto dal Grosseto al Teramo. <<Una rete da polli>>, così l’ha descritta mister Magrini in sala stampa e ha pienamente ragione. Squadra schierata male mentre va a battere un calcio d’angolo tanto che, dopo l’errore di giocata di Serena, si fa infilare in modo assurdo in contropiede. Da lì in poi la partita è girata in favore degli ospiti (giunti rimaneggiati in Maremma), un complesso che, al di là di ieri, ha individualità importanti con esperienze in A e in B, allenato bene da un tecnico emergente come Guidi (ex-allenatore della Fiorentina Primavera e con esperienze sulla panchina dell’Italia U18 e U19). A poco è servito l’assalto finale dei biancorossi, i quali hanno messo cuore e orgoglio, ma sono apparsi spuntati e prevedibili. Qualche dubbio anche sulla scelta di mettere Serena trequartista da quando De Silvestro si è infortunato fino alla sostituzione del centrocampista con Marigosu. Insomma, perché non utilizzare da subito uno tra Marigosu e Ghisolfi come sostituti di De Silvestro, anziché adattare un giocatore (pur se duttile) come Serena in un ruolo non suo? A ben vedere la classifica, poi, vincendo ieri sera il Grosseto sarebbe salito a 11 punti, avrebbe agganciato il Pontedera e la Lucchese e sarebbe uscito dalla zona play-out vedendo addirittura quella dei play-off a quota 14. Si sarebbe trattato anche di un grosso salto mentale per la squadra, fin qui invischiata nei bassifondi della classifica. Comunque sia, le 5 reti realizzate finora sono troppo poche e continuano a tenere il Grifone all’ultimo posto del girone come gol fatti. Alla stessa maniera, sono decisamente pochi i 9 punti in 10 gare, una media da play-out.
COSA ASPETTARSI
Innanzitutto, c’è da sperare che l’infortunio di De Silvestro possa essere di lieve entità, perché il giocatore in questione è uno dei pochi che può rendere imprevedibile l’attacco maremmano, soprattutto quando sarà al 100% della condizione. Il problema è che oltre all’infortunio di De Silvestro c’è ancora l’assenza di Scaffidi. Aggiungiamoci il problema a una caviglia che sta affliggendo Moscati e per Imola, prossima trasferta, Magrini avrà un attacco decimato. Oltretutto, quello rappresentato dall’Imolese, squadra ottava in classifica con 15 punti, è un ostacolo di quelli tosti, se non altro perché la formazione emiliana è in forma, gioca bene, ha il quarto miglior attacco del girone (15 gol) e subisce la media di 1 rete a partita (10 quelle totali). Dunque, tornare anche con un solo punto da una trasferta insidiosa come quella succitata sarà da considerare positivo.

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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La disamina della situazione svolta nell’articolo è molto indulgente e bonaria, la posso comprendere, ma non la condivido. Se non riesci a portare a casa i tre punti in una gara come quella di ieri sera, se su dieci incontri ne hai vinto solo uno, se segni un goal ogni due partite, vuol dire che il livello tecnico ed agonistico della squadra è modestissimo, non esistono alibi né attenuanti. Qualora poi inizi a piovere sul bagnato con infortuni a gettò continuo, temo che le speranze – di per sé esigue – di farla franca, nel senso di evitare la retrocessione, si riducano al lumicino. Lo dico con grande amarezza, ma ne sono del tutto convinto.

È vero che ieri sera ne sono successe di tutti i colori: ennesimo legno colpito del Grosseto, gol del pareggio subito in seguito ad un errore clamoroso, infortunio di De Silvestro, ennesimo arbitraggio discutibile, tutto ciò che ho elencato è oggettivo, ma è altrettanto indiscutibile che la squadra ha bisogno di rinforzi, ha bisogno URGENTE di rinforzi, perché il mercato di Gennaio è ancora troppo lontano, i calciatori svincolati ci sono !!!!!

Per carità, comprendo il disappunto per certi episodi che vengono solitamente e genericamente definiti “sfortunati”, ma dobbiamo essere razionali, i pali, le traverse, i goal presi “da polli” non sono capricci del destino avverso, ma puri e semplici ERRORI, che essendo ormai una costante, stanno ad indicare che il valore della squadra ahimé è quello che è, come del resto indica impietosamente la classifica.

Ma infatti in questo momento il vero e concreto aiuto alla squadra, lo può e lo deve dare la società, sotto forma di rinforzi immediati.

Capitolo Boccardi:
credo che arrivati a questo punto si debba capire in modo chiaro e definitivo se viene tesserato oppure no. Sono convinto che il giocatore abbia sbagliato in estate a rifiutare la proposta di rinnovo della società, ma al di là delle dichiarazioni di circostanza :’il reparto è al completo, vediamo, valutiamo, aspettiamo etc etc.”.debba essere presa una decisione definitiva o si oppure no.
È chiaro che al di là delle diatribe estive, il giocatore sarebbe molto utile alla causa, ma è la società che decide.
Naturalmente in caso di non tesseramento di Boccardi od altri giocatori svincolati, la società si prende una bella responsabilità a NON rinforzare la squadra fino al mercato di Gennaio che ribadisco è molto lontano: due mesi e mezzo, oppure se preferite 10 partite.

Sono sostanzialmente d’accordo, solo che ormai da almeno un mese si parla di questa possibilità di riallacciare con Boccardi, ma a quanto pare non ci sono le condizioni (economiche, di altra natura?) perché la cosa si realizzi, se no sarebbe andata in porto da quel di. Per il resto penso anch’io che attendere il mercato invernale per rafforzare la rosa (sempre che ci sia la volontà/ possibilità di farlo) sia un grosso azzardo nel senso che di questo passo si rischia di arrivare a gennaio con un piede e mezzo in serie D, ragion per cui, se si può attingere qualcosa di valido tra gli svincolati, bisognerebbe farlo da…ieri.

Ma non capite che siamo alla FRUTTA prima di iniziare il cammino?stiamo “vivacchiando” in un campionato professionistico senza “na lira”,giocatori pagati(pochi)ai minimi …gli altri pagati nulla o pagati dalle società di provenienza…ma quale futuro?con amarezza…molta,ma è proprio così!con tutto il rispetto per la famiglia Ceri,ma non hanno le capacità né tantomeno la forza economica per la lega pro…anno scorso un miracolo!

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