Grosseto Calcio
Us Grosseto, il punto dopo la 7ª giornata
Ieri pomeriggio, altra amarezza per i colori biancorossi. Infatti, il Grosseto è stato sconfitto allo Zecchini 0 a 1 da un Cesena tutt’altro che irresistibile. Si è chiusa così la 7ª giornata del girone B di Serie C.
COSA FUNZIONA
A dispetto di una classifica deficitaria, la fase difensiva biancorossa continua ad essere buona, tanto che parliamo di 7 reti subite che corrispondono alla 7ª difesa meno battuta del girone (insieme al Teramo). Contro i romagnoli, poi, prova importante di Siniega, mentre Barosi, al di là del gol subito, è stato decisivo in una circostanza, ma inoperoso per il resto del match. Oltretutto, pur giocando male, i biancorossi hanno sfiorato il gol in almeno quattro circostanze (con Siniega, De Silvestro, Moscati e Scaffidi).
COSA NON FUNZIONA
Partiamo dalla vena realizzativa pressoché nulla. I 3 gol in 7 partite di campionato fanno essere i biancorossi la squadra che ha segnato meno reti nel girone B. Contro il Cesena, ad esempio, Moscati si è divorato una grossissima occasione, ma anche De Silvestro ha peccato di freddezza nel primo tempo, quando si è fatto ribattere da Munari una conclusione da posizione favorevole. Comunque, nonostante una reazione insufficiente dopo il vantaggio romagnolo, il Grosseto ha sfiorato il pareggio. Adesso, però, a causa del ko interno, il Grifone è scivolato in penultima posizione, mentre l’ultima è occupata dalla Viterbese. Di sicuro, stiamo parlando di un inizio di campionato che ha preso una piega inaspettata e dalla quale sembra che la squadra di Magrini faccia fatica ad uscire. Inutile continuare a dire che i numeri non contano, citando la serie negativa dello scorso campionato, perché quando è avvenuta il Grosseto aveva già accumulato molti punti. Adesso, invece, la situazione vede il Grifone con 3 scontitte nelle prime 7 partite di campionato, 4 in 9 se consideriamo anche la Coppa Italia. L’unico successo stagionale è arrivato proprio in coppa contro il Campobasso, mentre in campionato i biancorossi sono sempre a quota 0, guarda caso insieme alla Viterbese. Di sicuro, tutti questi dati significano che in casa Grosseto esiste un problema. Tra l’altro, contro la Fermana prima e contro i romagnoli poi, c’è stato un grosso passo indietro a livello di gioco. Una manovra con tempi di giocata eccessivamente lunghi, tanto da risultare inefficace o prevedibile, alcuni giocatori apparsi scoraggiati, altri con scarso dinamismo, altri ancora, invece, proprio fuori ruolo. Di certo, per una squadra giovane (ma attenzione, nel girone B ce ne sono di più giovani) che punta a salvarsi, queste difficoltà rischiano di complicare il cammino verso la salvezza.
COSA ASPETTARSI
La domanda da porsi è: qual è il vero Grosseto? Quello visto contro Modena, Ancona e Gubbio o quello sconfitto da Fermana e Cesena? Nel primo caso, non ci sarebbe da preoccuparsi, perché in quelle partite i biancorossi hanno sciorinato bel calcio, hanno creato occasioni da gol, sono stati solidi difensivamente e hanno difettato solo in fase realizzativa. Oltretutto, i giovani schierati, più o meno a turno, hanno dato grossi segnali di crescita. Nel secondo caso, invece, il passo indietro collettivo è stato disarmante. Purtroppo, sono i risultati che incidono (in positivo o in negativo) sull’umore di una squadra e in casa biancorossa questo è il momento più complicato da quando la famiglia Ceri ha preso in mano l’Us Grosseto. È chiaro, però, che anche Magrini deve riuscire a trovare una soluzione in grado di dare una svolta positiva a questo campionato. Ad esempio, quello che non comprendiamo è perché, dopo l’esperimento (fallito) di Artioli trequartista, non sia stata data una chance a Ghisolfi di giocare nel suo ruolo naturale, visto che sono già tre partite consecutive che non mette piede in campo. Fin qui è stato utilizzato solo 85′ minuti tra Modena (27′) e Carrarese (58′). Se il giocatore non è a posto fisicamente non lo sappiamo, ma è uno dei giovani più quotati giunti a Grosseto, per di più strappato alla concorrenza di altri club. Di sicuro, il ragazzo deve calarsi meglio nel campionato di C, ma è uno che, a dispetto della sua giovane età, ha già 5 presenze in B, 2 delle quali da titolare. Lo stesso Scaffidi merita più spazio, se non altro perché è molto mobile, porta freschezza e ha voglia di spaccare il Mondo. Lo spazio in campionato ci sarà per tutti, ma adesso serve fare punti per bloccare sul nascere questa crisi. Mister Magrini conosce pregi e difetti dei suoi ragazzi e ci auguriamo che riesca a toccare le corde giuste di ognuno di loro per motivarli al meglio in vista del match di domenica pomeriggio al Rocchi di Viterbo. Sì, perché i biancorossi andranno a giocarsi uno dei vari scontri-salvezza stagionali e troveranno una Viterbese ferita e ultima in classifica, ma vogliosa di vincere, aiutata in questo dal possibile cambio di allenatore (visto che si parla di un imminente esonero di Dal Canto in favore di Raffaele).
Per come la vedo io, la faccenda è molto chiara: non siamo più all’inizio del torneo, ci stiamo avvicinando a metà girone d’andata e il misero bottino di 4 punti esprime un dato incontrovertibile, che il Grosseto attuale non è assolutamente competitivo, anche solo in riferimento alla pura e semplice salvezza, prova ne sia la pessima prestazione contro una squadra modestissima come la Fermana. Che si debba cercare di fare qualcosa, adesso che di tempo ce n’è in abbondanza, è fuori discussione…cosa non sta a me dirlo, ma è evidente che se non c’è l’intenzione di tesserare chi come Boccardi potrebbe essere tesserato o di individuare qualche altro elemento valido ed esperto tra gli svincolati, i margini di manovra diventano minimi o inesistenti; col rischio di arrivare a fine anno con un piede e mezzo in serie D.