Motori
39° rally di Casciana Terme. Vittoria “tedesca”, con Santini-Pollini e la Polo R5
Gara avvincente ed a tratti incerta per via di una mattinata di acqua, la gara pisana ha conosciuto momenti di grande agonismo, con i vincitori che hanno saputo tener testa con autorità a diversi avversari di valore.
Ai posti d’onore l’atteso Carlo Alberto Senigagliesi, che ha mancato la sestina di allori, ed il fiorentino Santoni, entrambi su Skoda.
Sfortunato Gianandrea Pisani (Ford Fiesta), fermatosi dopo quattro delle sei prove, per noie elettriche quando era in lotta per il successo.
Vittoria per il maremmano di Follonica Alessio Santini, in coppia per la prima volta con il senese Cristian Pollini, su una VolksWagen Polo GTi R5, al 39° Rally di Casciana Terme, organizzato da Laserprom 015 e Jolly Racing Team, svolto durante la giornata odierna, sulla lunghezza di sei prove speciali. Sono state ben 93, le adesioni alla gara, disputata su un percorso di lunga tradizione, che ha decisamente esaltato le prestazioni e lo spettacolo di tutti.
Un successo costruito con il cuore e con la forza, per Santini, già terzo assoluto lo scorso anno con la stessa vettura, arrivato con 14″5 di vantaggio sul pisano Carlo Alberto Senigagliesi, atteso al suo sesto alloro in gara, con la Skoda Fabia R5 Evo, condivisa con il fido Marco Lupi.
Sino a tre quarti di gara Santini aveva dovuto guardarsi però dal versiliese Gianandrea Pisani, con la Ford Fiesta R5, con alle note Vecoli. Pisani aveva sudato freddo sulla seconda prova per un semiasse rotto poi reagendo durante il terzo tratto cronometrato ed avvicinando il leader nonostante anche la frizione che “slittava”, ha quindi dovuto gettare la spugna dopo la quarta prova (peraltro da lui vinta) per una panne elettrica.
A quel punto vita più facile, per Santini, con Senigagliesi che ha proseguito la sua marcia sino alla bandiera a scacchi, soprattutto limitato nelle prestazioni durante il secondo giro, con problemi di assetto quando la gara è stata avversata dalla pioggia. Terzo ha finito il fiorentino Leonardo Santoni, con al fianco Butelli, alla loro seconda gara con una Fabia R5. Una gara regolare, per il pilota di Campi Bisenzio, volta soprattutto a proseguire a trovare il miglior feeling possibile con la vettura boema dopo che l’aveva saggiata a giugno al Rally Abeti, sulla Montagna Pistoiese.
Fuori dal podio, in quarta posizione, con un passivo di oltre un minuto, il valdinievolino Fabio Pinelli, affiancato da Mancini su un’altra Polo Gti R5. Pinelli, rientrante dopo due anni di pausa e quindi anche alla prima esperienza al volante della “tedesca” ha sofferto ovviamente l’adattamento alla vettura, trovando le sensazioni ottimali verso il finale di gara, utile esperienza per le prossime gare che ha detto di voler disputare.
Top five d’effetto centrata dal gentleman lucchese Pier Luigi Della Maggiora, con alle note per la seconda volta l’esperto Sauro Farnocchia (Skoda Fabia R5), riscattando così completamente dalla delusione sofferta ad inizio mese con il repentino ritiro per uscita di strada a Reggello.
Sesta posizione, primo delle vetture a due ruote motrici l’equipaggio maremmano Paolini-Nesti, con la Renault Clio S1600. Una gara maiuscola, per loro, con riscontri cronometrici di assoluto rilievo.
Spettacolo puro nel confronto ravvicinato tra le due nuove Peugeot 208 Rally4 del veneto Alessio Bellan con Michela Picchetti e l’esperto savonese Manuel Villa, con Ferrari. Sulle prime era stato Bellan a spuntarla cercando l’allungo, poi l’attacco del rivale lo ha fatto rimettere sotto con decisione ed alla fine la bandiera a scacchi l’ha toccata per primo Bellan per soli 1″9.
Bellan dunque settimo e l’altro ottavo, mentre nono è arrivato con merito l’altro fiorentino Roberto Galluzzi insieme ad Andrea Montagnani sulla loro Suzuki Swift S1600 e chiude la top ten l’equipaggio pratese Nocentini-Guerretti (Subaru Impreza), cui è anche andato il “Memorial Nicola Sardelli”, in ricordo del pilota di Forcoli scomparso nel gennaio 2016, grande interprete delle vetture derivate dalla serie.
Ampia soddisfazione da parte dell’organizzazione, che lavorando con impegno a braccetto con gli Enti del territorio ha trovato nuovi stimoli per associare la gara al territorio che la ospita e la risposta da esso è stata forte e convinta. L’evento, nel week end ha portato in Valdera un indotto di persone importante al seguito della corsa, che si è tradotto a tutto tondo in un significativo sostegno del comparto ricettivo. Un lavoro che guarda oltre, già pensando a proseguirlo ed implementarlo per le annate future.