Grosseto Calcio
Us Grosseto, il punto dopo la 36ª giornata
Vittoria con la Pro Sesto e salvezza aritmetica con due giornate di anticipo. Ora, però, obiettivo play-off
<<La partita della vita>> così è stato definito il match Us Grosseto-Pro Sesto dal difensore lombardo Caverzasi la settimana scorsa. Una partita che avrebbe dovuto togliere dai guai i sestesi, ma che, invece, ha regalato la permanenza aritmetica del Grifone in Serie C.
COSA FUNZIONA
L’obiettivo societario era la salvezza e questa è stata raggiunta ieri con due turni di anticipo. Tra l’altro, dopo una stagione disputata sempre in zone alte o tranquille della classifica. Sappiamo, poi, che i punti reali del Grifone sarebbero di più, ma ormai importa il giusto. Comunque sia, tornando al match di ieri, i ragazzi di mister Magrini hanno offerto una buonissima prestazione, nella quale, dopo essere andati sotto contro un avversario con l’acqua alla gola, sono stati bravi prima a pareggiare e poi a vincere. Non è una novità che i biancorossi siano capaci di riaprire le partite in caso di svantaggio, ma il fatto che ci siano riusciti più volte (anche in situazioni di emergenza) è il sintomo di una forza mentale acquisita fin dall’Eccellenza. Tra l’altro, il Grifone è stato salvato in un paio di circostanze dalle parate di Chiorra, così come notevole è stata la prestazione dei due centrali, Ciolli e Polidori, che hanno letteralmente annullato gli attaccanti sestesi. Positivo, poi, il fatto che Piccoli si sia sbloccato con un gol che ha regalato il momentaneo pari maremmano proprio allo scadere del primo tempo e ancora più bello il traguardo raggiunto da Galligani con la sua rete-vittoria su calcio di rigore. Infatti, l’attaccante unionista ha toccato quota 10 reti in campionato, uguagliando il suo primato personale risalente alla stagione 2016-17, quando ha giocato in Eccellenza Piemonte con la maglia della Juve Domo. Ovviamente, questi 10 gol siglati in un campionato professionistico come la C valgono molto di più e sanciscono la crescita definitiva di un giocatore dotato di una tecnica nettamente superiore alla media, maturato, però, fin troppo tardi. Il buon Elia (detto Flipper per la sua imprevedibilità, ma anche Mani di forbice per la sua abilità come parrucchiere) si avvia a compiere 29 anni (il prossimo 6 giugno), ma chissà che il destino non gli regali un altro salto di categoria… Sarebbe bellissimo per lui e per il Grosseto che ha visto nel giocatore (portato in Maremma dall’ex-ds Bicchierai) delle potenzialità inespresse.
COSA NON FUNZIONA
Contro la Sestese, lo svantaggio è arrivato – neanche a dirlo – sugli sviluppi di un calcio piazzato, con la solita disattenzione che è costata il gol ospite. Chissà quanti punti in più avrebbero potuto ottenere i biancorossi se fossero riusciti a correggere questo aspetto nel corso del campionato!
COSA ASPETTARSI
In sala stampa mister Magrini e i suoi ragazzi hanno detto apertamente che adesso il nuovo obiettivo è diventato l’ingresso nei play-off. Mancano due partite e sono entrambe insidiose: Pistoiese fuori e Olbia in casa. I cugini toscani al momento disputerebbero i play-out contro la Pro Sesto visto che tra le due formazioni ci sono 8 punti di differenza in favore dei lombardi. Questo nonostante la sconfitta subita ieri a Novara dove dal 3 a 0 gli arancioni sono arrivati fino al 3 a 2. Dunque, è facile immaginare che i pistoiesi metteranno tutte le loro energie per battere il Grifone così da continuare a garantirsi uno spiraglio salvezza. Nell’ultimo turno, invece, il Grosseto riceverà l’Olbia e tale match potrebbe diventare un vero e proprio spareggio per entrare nei play-off, Novara permettendo. In ogni caso, il progetto della famiglia Ceri, quello dello slogan <<Il calcio a modo nostro>>, ha vinto, perché il Grosseto ha guadagnato la permanenza in C mandando in campo tanti grossetani e con un budget contenuto rispetto a quasi tutte le realtà del girone A.
Aver blindato il mantenimento della categoria con due giornate di anticipo è senza discussione un risultato stratosferico (in rapporto ai presupposti di partenza) che fa onore a squadra, allenatore e società. A questo punto non so onestamente che prospettive possano esserci riguardo all’ipotesi playoff, né che importanza meritino: in considerazione del calendario la possibilità di riuscire in questa ulteriore impresa mi appare piuttosto remota, anche se non proibitiva…provarci è doveroso, sarebbe la classica ciliegina sulla torta di una stagione memorabile; va da sé che il valore sarebbe più che altro simbolico, per evidenti ed arcinoti motivi. Detto ciò, due piccoli rimpianti: il Grosseto affrontando assolutamente alla pari e dando evidentissimo filo da torcere alle due squadre che stanno dominando il campionato (Como ed Alessandria) ha dimostrato che i 20 punti di distacco sono del tutto bugiardi e che con un pizzico di buona sorte in più e con qualche “orrore” arbitrale in meno, avrebbe potuto recitare un ruolo ben diverso; mette poi una certa tristezza il fatto che quest’annata della rinascita biancorossa abbia coinciso con l’allucinante periodo della pandemia, che, fra le tante cose spiacevoli (anche ovviamente molto più gravi), ha impedito ai tifosi di essere presenti e di sostenere con calore e passione la propria squadra.