Calcio
Editoriale – Ripartire con il campionato di Eccellenza è come la corazzata Potëmkin…
Grosseto – Abbiamo avuto come Grosseto Sport e Gs Tv un nostro modo di fare informazione e raccontarvi di sport sempre molto moderato per cercare di capire tutte le ragioni dei principali attori del mondo del calcio, dagli allenatori ai dirigenti passando per i giocatori arrivando fino ai tifosi.
Però questa volta non ce l’abbiamo fatta a mantenere il nostro stile e ci scuserete, almeno ce lo auguriamo.
La probabile se non certa ripartenza del campionato di Eccellenza che in Toscana alla fine conterà venti adesioni delle società, con sedici che invece hanno detto <<No, grazie. Tanto ci manteniamo lo stesso la nostra categoria, ma preferiamo non rischiare>> è un po’ come la frase di Fantozzi sulla Corazzata Potëmkin.
In un’Italia che rischia nel week-end di diventare rossa, dove i contagi tornano a superare i 20.000 casi al giorno e le vittime sono oltre 300, dove attività commerciali e di ristorazione stanno soffrendo sempre più le chiusure, si pensa ad un campionato di Eccellenza regionale (trasformato per l’occasione di valenza nazionale) di DILETTANTI che durante la settimana vanno a lavorare a studiare di tornare a giocare con i rischi del caso.
Per questo vorremmo farvi tante domande:
1) vi ricordate quando abbiamo iniziato tutti e poi ci siamo fermati con tantissime squadre che si allenavano con 7-8 giocatori perché una volta finiti in quarantena non volevano più rischiare per paura di perdere il proprio posto di lavoro?
2) Vi siete chiesti come fare i tamponi e quando farli? Avete ragionato sulla responsabilità di chi controlla cosa fa un giocatore dilettante dal venerdì sera (dopo avert fatto il tampone) alla domenica pomeriggio?
3) Vi siete chiesti se scoppia un caso di covid esteso a tutta la squadra di chi eventualmente potrebbero essere le responsabilità?
4) Vi siete chiesti se disputare un nuovo campionato come se ad inizio stagione si fosse scherzato può valere il rischio?
5) Vi siete chiesti se riprendere il campionato può valere il rischio così grave di salute e magari portarsi il tutto anche a casa dai propri cari?
6) Vi siete chiesti se tutto questo ha rispetto per chi ha un’attività ed è costretto a chiudere per le restrizioni?
7) Vi siete chiesti se tutto questo non vi fa arrossire e provare imbarazzo e vergogna?
8) Vi siete chiesti se tutto questo ha rispetto per i nostri medici ed infermieri che ogni giorno sono in “trincea”?
Tutto ciò ci sembra come sottovalutare il problema, anche perché tutti i Paesi che lo hanno fatto purtroppo hanno pagato le conseguenze di questo virus “bastardo” che ci sta privando della nostra libertà.
Riflettete e rispondete a queste domande e poi magari forse proverete a ritornare sui vostri passi.