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Grosseto al Centro: Il centro storico di Grosseto, vetrina del gusto dell’intera provincia
Oltre 1 milione gli arrivi per quasi 6 milioni di presenze: sono questi i numeri del turismo in provincia di Grosseto. Alcuni di loro soggiornano a Marina, a Castiglione, alle porte del Parco della Maremma, nel follonichese, all’Argentario; altri preferiscono l’Amiata, le colline del Tufo, ecc.
La capitale della Maremma non può forse competere con le altre città d’arte della Toscana, ma il suo centro storico potrebbe attirare buona parte di questo milione di turisti, anche per un solo giorno della loro vacanza. Come? Per GROSSETO AL CENTRO diventando una grande e permanente vetrina del gusto, di tutto ciò che di buono viene prodotto nella nostra provincia, con particolare riguardo alle produzioni di qualità dell’agroalimentare biologico.
In Maremma, nell’entroterra amiatino, metallifero e tra i borghi del Tufo abbiamo numerose eccellenze nella produzione di vini, grappe, birre, carni, formaggi, prodotti da forno, dolci tipici e molto altro. Immaginiamo che ciascuna di queste eccellenze apra un negozio nel centro storico di Grosseto e, in un futuro non troppo lontano, anche negli spazi del suo complesso murario.
Immaginiamo che chi visita il nostro territorio dica: “Domani andiamo a Grosseto perché, come ci confermano i nostri amici che ci sono stati, in un centro storico a misura di turismo lento e disability friendly, accanto a botteghe d’arte e laboratori d’artigianato, possiamo acquistare tutto ciò che di buono viene prodotto in questa terra, dalla montagna al mare; e se ci fermiamo per cena ci sono dei ristorantini che lavorano per noi la materia prima mentre le vie del centro ci accolgono con musica di qualità a un volume opportuno; è tutto pedonalizzato e possiamo lasciare che i bambini giochino liberamente”. Un sogno? Sì, ed è proprio del sogno che abbiamo bisogno per cominciare a muovere, un passo dopo l’altro, verso la realizzazione di un’idea condivisa.
Per poterlo fare, GROSSETO AL CENTRO crede sia necessaria l’azione di un’amministrazione comunale illuminata che prima elabori un piano di incentivi per incoraggiare i produttori del territorio ad allestire una propria vetrina in centro a Grosseto (incentivi sulla fiscalità comunale, patti sui canoni, snellimento della burocrazia), quindi mappi le eccellenze del territorio e vada a incontrarle e a persuaderle; non ultimo, studi e investa in un ambizioso ed efficace piano promozionale del “prodotto Grosseto” – senza buttare altri soldi in video dalle dozzinali colonne sonore, imbarazzanti comparsate di rappresentanti istituzionali e risibili numeri di visualizzazioni – anche valutando l’assunzione nell’ente comunale di giovani professionisti e, a titolo di esempio, brillanti e motivati neolaureati in comunicazione e marketing e in promozione e gestione del patrimonio gastronomico e turistico.
Grosseto, attraverso il suo centro storico, può diventare la “vetrina del gusto” permanente della Maremma e del suo entroterra. Se soltanto la metà di quel milione abbondante di turisti passasse di qua, spendendo solo 20 euro a persona, non servono calcolatrici per comprendere il volume di affari annuo di cui potrebbe beneficiare la Città di Grosseto. Cominciamo?