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Istituzione le Mura. Molte ombre e poche luci nell l’ultimo bilancio della consiliatura De Martis: tante le promesse mancate del sindaco

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Il Consiglio comunale di giovedì 10 dicembre ha discusso il bilancio dell’Istituzione Le Mura. L’ultimo sottoposto all’esame dell’attuale compagine consiliare. Il prossimo toccherà ad altri. Un passaggio dunque di grande importanza perché, al di là dei dati contabili, consente ed anzi impone di fare un bilancio delle azioni intraprese in questi anni di amministrazione Vivarelli Colonna, e delle prospettive per il futuro del monumento più importante della nostra città.

Nel programma elettorale l’attuale Sindaco aveva dedicato alle Mura medicee un intero capitolo, costituito da undici punti programmatici. Chiunque può verificare cosa è stato fatto e cosa no. Degli undici impegni quasi nessuno è stato realizzato. Forse due o tre, ma in misura del tutto parziale. L’affidamento delle troniere ai privati per attività naturalistiche ed enogastronomiche, la realizzazione sul prato del Cassero di un’area attrezzata per manifestazioni, un percorso interattivo di trekking urbano lungo i bastioni, il rilancio della Primavera Maremmana. Nulla. E che dire del Maiano? Era stata promessa la realizzazione di un punto di ristoro con spazi espositivi per la cultura, e invece è diventato teatro di un fenomeno tanto serio quanto sottovalutato come quello delle baby gang.

Quello che si sta muovendo sconta poi ritardi incredibili.

Per la Cavallerizza è dal 2017 che sulla scrivania della Giunta giace un progetto di riqualificazione. Nel 2021 pare che comincerà finalmente a partire, grazie ad un’iniziativa che vede quale capofila la Cooperativa Uscita di Sicurezza con un progetto ludico-didattico di grande valenza sociale.

E la Sala Eden? Perché qualcosa si mettesse in moto c’è voluta la strigliata del Presidente dell’Istituzione Le Mura, che lo scorso luglio aveva denunciato che da ben due anni aveva mandato al Comune la direttiva per emanare il bando. Ad agosto è stata finalmente avviata la procedura di gara conclusasi poche settimane fa con l’aggiudicazione alla medesima Cooperativa di cui sopra. Speriamo a questo punto che il nuovo anno, dopo tanti annunci, sia davvero quello della riapertura.

Per il Cassero, poi, non basterebbe un romanzo. Fino all’estate 2016 era stato uno splendido luogo di incontro dove trovare cultura e ristorazione, teatro e concerti, e un bellissimo cinema all’aperto. Poi si è insediata l’Amministrazione Vivarelli Colonna e tutto è cambiato. In peggio. Ultimo capitolo il pasticcio della concessione che avrebbe dovuto restituire il baluardo a nuova vita, sennonché l’iter amministrativo, avviato nell’aprile del 2019, ha galleggiato per quindici mesi tra uffici e assessorati per poi finire con un buco nell’acqua, e pure la spada di Damocle di una maxi richiesta danni nei confronti del Comune. E dire che da quest’operazione sarebbero dovuti entrare nelle casse dell’Istituzione Le Mura oltre 80.000 euro. Per il 2021, intanto, non ci sono notizie.

Su fronte finanziario anche l’ultimo bilancio dell’Istituzione Le Mura registra il solito mini contributo del Comune di Grosseto, di appena 30.000 euro, e addirittura quello del 2019 deve ancora essere saldato. Si aggiunga che oltre la metà di quei soldi è assorbita dai costi di un consulente esterno chiamato ad occuparsi della gestione economico-contabile dell’Istituzione, in contrasto con una delibera di Giunta che dispone che di tali incombenze devono farsi carico gli uffici comunali. Ciò consentirebbe di liberare risorse per il miglioramento delle Mura e sgravare l’Istituzione da attività burocratiche che ne pregiudicano l’operatività. Anche per questo andrebbe rafforzato l’organico dell’Istituzione, di appena tre unità e un CdA composto di soli volontari. Invece si è andati nella direzione opposta: non solo l’organico non è stato integrato, ma figure qualificate da livelli professionali superiori sono state sostituite con personale, per quanto valido, dotato di qualifiche inferiori.

Le Mura sono un luogo straordinariamente bello, ma anche straordinariamente difficile da gestire, e a coloro se ne sono assunti l’onere, Assessore alla Cultura e Istituzione Le Mura, deve essere riconosciuto di essersi fatti carico di una delle partite più difficili. Ma questo impone a maggior ragione un impegno che si sarebbe dovuto tradurre in progettualità e investimenti ben più consistenti. E soprattutto avrebbe richiesto una visione per elaborare una strategia complessiva, capace di rendere le Mura il fulcro delle politiche culturali e turistiche della nostra città, che purtroppo in questa consiliatura è mancata completamente.

Carlo De Martis, Capogruppo Lista Mascagni Sindaco nel Consiglio comunale di Grosseto

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