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Legambiente, fattoria dei piccoli e frantoio del parco insieme per insegnare ai bambini la Maremma
Dalla Fattoria dei piccoli, 15 bambini sono partiti alla volta del Frantoio del parco, situato nei locali dell’ex Enaoli di Rispescia. In collaborazione con Legambiente, i giovanissimi cittadini di domani hanno potuto vedere con i loro occhi il ciclo di trasformazione delle olive in olio. Tutte le operazioni si sono svolte rispettando scrupolosamente le prescrizioni dettate dall’emergenza sanitaria rispetto al distanziamento, all’utilizzo di mascherine e all’igienizzazione delle mani. Una giornata quella trascorsa al frantoio in cui i piccoli, in un clima sereno e conviviale, hanno potuto conoscere da vicino il processo con il quale nasce l’olio extravergine di oliva , una delle pratiche rurali di più grande importanza nel panorama delle tradizioni agricole.
“La cooperativa agricola Frantoio del parco – ha dichiarato Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente -, in collaborazione con la nostra associazione, sta dando seguito ad un progetto di recupero e valorizzazione sia del frantoio che degli olivi presenti nell’area del Parco della Maremma e ricevuti in concessione da Terre regionali toscane. Obiettivo è identificare e riscoprire l’interessante varietà degli olivi dell’area protetta, che rappresentano una grande eccellenza per storia e tradizione nel rapporto con il territorio, e al tempo stesso produrre un olio di extravergine di oliva autentico, di grande qualità e naturalità, con cultivar leccino, pendolino e frantoio coltivati con il metodo biologico. La Fattoria dei piccoli è invece una realtà educativa dedicata a bambini da tre a sei anni, operante in Maremma nell’azienda il Lillastro di Roselle, che unisce educazione all’aria aperta con le tradizioni contadine ed il rispetto per l’ecologia. L’apprendimento si realizza all’aria aperta con l’ausilio di educatrici ed educatori professionali attraverso pratiche esperienziali che pongono al centro i cicli naturali e il rapporto tra uomo e natura. Un progetto di grande valore e di eccellenza che, sulla scia di metodologie ed esperienze di educazione all’aria aperta dedicate all’infanzia presenti in altre realtà didattiche innovative sia in Italia che in Nord-Europa, è sbarcato anche nella nostra Maremma che, com’è noto, si presta per vocazione e caratteristiche del territorio ad ospitare una realtà come questa. Unire queste due esperienze è stato strategico e fondamentale per consentire ai piccoli di continuare il loro percorso di apprendimento, toccando con mano il mondo dell’olivicoltura. Al termine della visita al frantoio – ha concluso Gentili -, i piccoli ospiti hanno giocato nel parco realizzato con i prodotti del riciclo degli pneumatici fine vita e hanno partecipato ad alcuni laboratori all’aria aperta , realizzati dalle educatrici di Legambiente nel sentiero natura del Centro nazionale per le energie rinnovabili di Legambiente. In questo momento di particolare difficoltà per tutti noi, legato sia alla grave pandemia in corso che all’emergenza climatica, educare i più piccoli attraverso uno stretto contatto con i cicli naturali e l’osservazione e la conoscenza della natura significa restituire loro, attraverso una didattica all’avanguardia, l’amore per il mondo naturale e per i suoi abitanti, che li accompagnerà per tutta la loro vita.”