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Violante Placido sul palco del teatro Moderno di Grosseto
La decima stagione di “La voce di ogni strumento” apre con uno spettacolo per il 250° anniversario della nascita di Beethoven.
Domenica alle 18 al teatro Moderno parte la decima edizione di “La voce di ogni strumento”, una stagione musicale coorganizzata con il Comune di Grosseto e patrocinata da Ministero della Difesa, Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Teatri di Grosseto, Proloco di Grosseto, Savoia Cavalleria, Centro militare veterinario, 4°Stormo Caccia Intercettori, Guardia di Finanza, Distretto 108LA Lions, Lions Club Grosseto Host, Confindustria, Ascom Confcommercio, Camera di commercio Maremma e Tirreno, fondazione Grosseto Cultura, Soroptimist e Seam e il sostegno di numerosi partner locali.
Sul palco Violante Placido, voce recitante, Davide Alogna al violino e Giuseppe Greco al pianoforte che regaleranno al pubblico emozioni in musica legate a una delle composizioni più amate dal pubblico di tutto il mondo: “Per Elisa” di L.V. Beethoven di cui ricorre il 250esimo anniversario dalla nascita.
“Con questo spettacolo – commenta il vicesindaco e assessore alla Cultura, Luca Agresti – prende il via una serie di concerti che si svolgeranno nei prossimi mesi nei nostri teatri, nell’aula magna del Polo Bianciardi e alla chiesa di San Francesco. Siamo orgogliosi di portare avanti la collaborazione con Agimus, che offre sempre spettacoli di qualità, in grado di richiamare un pubblico eterogeneo con artisti di fama nazionale e internazionale, e coinvolgendo anche i giovani e le scuole”.
“Credere fermamente che la musica sia uno dei canali privilegiati per la comunicazione è un argomento ormai assodato, crederci in questo momento e impegnarsi a organizzare attività ed eventi lo è ancor di più – dichiara Gloria Mazzi, direttore artistico della manifestazione – Domenica daremo voce a Beethoven, grandissimo compositore nei 250 anni dalla sua nascita con un grande repertorio classico e con un’attrice straordinaria che ci farà entrare nel mondo di Ludwig, un mondo fatto di note, di suoni, di amori. L’impegno di Agimus nell’organizzazione delle attività di spettacolo non sarebbe possibile senza il prezioso sostegno dei tanti partner e sponsor che ci affiancano in questi progetti e a cui va un sentito grazie”
La stagione musicale, anche quest’anno, donerà tutto il ricavato al netto delle spese alle associazioni partner con cui è attiva da anni una concreta collaborazione: Aism, Admo, Avis, Aipamm, La Farfalla e Compassion.
Un impegno nel sociale anche in un momento così complesso per il mondo dello spettacolo, che è frutto del sostegno e delle sinergie attivate con un territorio che ha voglia di fruire di musica e spettacolo, pur nelle limitazioni che questo periodo di emergenza sanitaria impone.
Passando nei corridoi del teatro Moderno, in occasione del concerto sarà possibile ammirare immagini, elaborate con varie tecniche grafiche e pittoriche, liberamente ispirate a un ritratto ottocentesco di Beethoven eseguito dal pittore tedesco Karl Stieler nel 1820. Autori degli elaborati gli allievi della 1B e 2A del liceo artistico del Polo Bianciardi, con la guida del professore Daniele Govi.
Lo spettacolo nasce da un’idea di Elena Marazzita con testi di Bianca Melasecchi e prende spunto proprio da “Per Elisa” (Für Elise), una breve composizione per pianoforte scritta da Ludwig van Beethoven nel 1810, che fa parte delle 25 bagatelle, brevi pezzi per pianoforte composti in vari periodi. Poiché non è mai esistita nella vita del compositore nessuna Elisa, l‘ipotesi più accreditata vuole che originariamente il brano fosse dedicato a Therese Malfatti von Rohrenbach zu Dezza; di recente, lo studioso berlinese Klaus Martin Kopitz ha ipotizzato che, a ispirare il celebre compositore, sia stata Elisabeth Röckel, cantante tedesca spesso nota anche come Elise; c‘è anche chi sostiene che non fu Beethoven a scrivere “Per Elisa“. L’intenzione dello spettacolo che andrà in scena domenica è quello di indagare il ruolo delle donne e dell‘amore nella vita di Beethoven. Sulla sua difficile personalità si è tanto scritto, si sa che non si sposò mai, malgrado i suoi legami con numerose donne. Per comprendere meglio quanto per lui fosse importante l‘amore verso una donna lo spettacolo parte dalle parole stesse del compositore: la “Lettera all‘immortale amata“, un documento manoscritto ritrovato in un mobiletto della sua stanza pochi giorni dopo la sua morte, datato tra il 6 e il 7 luglio 1812. Si tratta di tre lettere che Beethoven scrisse a una donna amata, che ricambiava il suo amore. Chi fosse questa donna è uno dei grandi misteri della sua vita. Due emeriti studiosi, Massin e Maynard Solomon, ipotizzano di identificare l’amata immortale con Joséphine von Brunsvik o Antonia Brentano, ma il piccolo ritratto ritrovato accanto al manoscritto non corrisponderebbe a nessuna delle due donne. Chi era dunque la misteriosa immortale amata resta e resterà un grande e avvincente mistero.
Il concerto avverrà nel rispetto delle norme anti-covid, pertanto, in linea con le ultime disposizioni in materia di organizzazione eventi, la prenotazione e l’acquisto dei biglietti sono obbligatori.
E’ possibile acquistare i biglietti sul sito www.agimusgrosseto.it nella sezione “eventi”.
Per info: tel. 3397960148 – mail: agimus.grosseto@agimus.it.