Grosseto Calcio
Clemente (Pro Vercelli) a Gs: “Grosseto sorprendente. Ho ricordi positivi su tifoseria e città”
Vercelli Abbiamo raggiunto telefonicamente Gian Luca Clemente, ecclettico laterale destro, classe 96′, biancorosso (per pochi mesi) nel campionato di Serie D 2016-17. Un’esperienza, quella nell’Effeci di Pincione, che ha lasciato ricordi negativi nel giocatore, il quale, invece, rammenta con piacere la tifoseria grossetana e la nostra città. Adesso, però, è un elemento della mitica Pro Vercelli e verrà a Grosseto a giocarsela con i suoi nuovi compagni. Come leggerete, la partenza positiva del Grosseto ha sorpreso Clemente, il quale pensa che, sulla carta, Alessandria e Novara possano avere qualcosa in più rispetto a tutte le altre formazioni in vista della vittoria finale del girone A di Serie C.
Allora, Gian Luca, sabato tornerai a Grosseto da avversario. Sensazioni?
<<Beh, Yuri, sarà sicuramente una bella sensazione tornare allo Zecchini dopo quattro anni, anche se purtroppo a causa di questa pandemia non riuscirò a vedere troppi grossetani allo stadio>>.
Sei stato biancorosso per un breve periodo nella stagione 2016-17 come giocatore del Football Club Grosseto di Pincione. Che ricordi hai di quei mesi a livello di tifoseria e della città?
<<Sicuramente, non ho bei ricordi di quel periodo a livello calcistico, viste le grosse difficoltà economiche di quella società che hanno portato poi al fallimento della stessa. A livello di tifoseria e di città, invece, conservo dei bei ricordi. Rammento l’attaccamento alla squadra da parte dei grossetani che, malgrado i risultati negativi, hanno capito la situazione (ovvero il fatto che non siamo stati pagati) e non ci hanno mai contestato. Grosseto, poi, è una bella città dove ho ho vissuto molto bene>>.
Per i grossetani l’annata 2016-17 suscita bruttissimi ricordi. Quando hai capito di aver fatto la scelta sbagliata?
<<Ho iniziato ad avere dubbi fin da subito, diciamo dal momento che mister Cari e il suo staff si sono dimessi. Tuttavia, io e gli altri giocatori ci siamo fidati delle parole rassicuranti di quella società e abbiamo proseguito la preparazione. Purtroppo, poi, sappiamo come è finita. Fortunatamente, però, quando me ne sono andato non ho sbagliato scelta, visto che ho vestito la maglia della Fermana, dove ho vinto il campionato. Credimi, quando ripenso alla mia esperienza in biancorosso provo ancora rammarico, perché mi sarebbe piaciuto molto fare un grande campionato con il Grifone e magari vincere il campionato (obiettivo stabilito prima di iniziare quella stagione). Una delle note positive di quella avventura è stato il mio gol contro la Lavagnese, nella mia ultima partita disputata con la maglia biancorossa>>.
Sei diventato da poco un giocatore della mitica Pro Vercelli. Che ambiente hai trovato?
<<A Vercelli ho trovato un bellissimo ambiente, una bella squadra, un bel gruppo di ragazzi giovani e un mister molto preparato come Modesto, che ha delle idee di gioco che mi piacciono molto. Si respira aria di professionismo di alto livello , ma questo me lo aspettavo, vista la storia e il blasone della Pro>>.
Che obiettivo professionale ti poni?
<<Come obiettivo personale spero di trovare il mio spazio, di fare le mie partite nel migliore dei modi, ma soprattutto di fare un grande campionato a livello di squadra>>.
Guardando la classifica attuale, secondo te ci sono squadre sorprendenti?
<<A dire la verità, mi ha sorpreso proprio l’ottimo inizio del Grosseto, formazione che è riuscita a fare tre vittorie esterne consecutive e con squadre ostiche come la Pergolettese>>.
Qual è la quadra favorita per la vittoria finale e che tipo di obiettivo ha la Pro Vercelli?
<<Per la vittoria del campionato non so sbilanciarmi, anche perchè questo girone è la prima volta che lo faccio, però squadre come Novara e Alessandria hanno speso più delle altre e sulla carta hanno allestito rose con quell’obiettivo finale. Ovviamente, questi sono discorsi fini a se stessi, perché il calcio è davvero imprevedibile e sul campo molte volte i pronostici vengono sovvertiti. Noi della Pro Vercelli non ci poniamo obiettivi a lungo termine; ogni domenica scendiamo e scenderemo in campo per vincere, poi a fine campionato vedremo dove saremo arrivati>>.
Che Grosseto ti attendi di incontrare?
<<Mi aspetto un Grosseto aggressivo, che cercherà di trovare a tutti i costi la prima vittoria casalinga. Per noi sarà una partita molto ostica, ma siamo consci di ciò e sappiamo che i biancorossi dispongono di ottimi mezzi. Insomma, l’ultima cosa che faremo sarà quella di prendere questa partita sotto gamba>>.
Un’ultima considerazione. Il Covid 19 ha cambiato tutto. Come vivi il problema e cosa ti aspetti dal futuro?
<<Il problema Covid ha davvero cambiato il modo di vivere in tutto il Mondo. Purtroppo, però, non è finita. Dobbiamo stare in allerta verso questo maledetto virus prendendo le giuste precauzioni e seguendo gli accorgimenti che ci vengono dettati dal governo e dai medici. Per quanto riguarda il calcio, invece, è chiaro che c’è stato un danno enorme dovuto dalla mancanza di gente allo stadio. Non parlo solo dei mancati incassi, spesso voci importanti nei bilanci societari, ma penso anche al piacere per noi calciatori di sentire il calore dei tifosi sugli spalti. Speriamo solo che il futuro sia un pochino piu roseo e che piano piano si possa tornare alla normalità>>.