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1600 persone chiedono che non vengano abbattuti gli olmi del Sacro Cuore
“Questa mattina abbiamo portato in Comune le firme di un migliaio di grossetani” si legge nel comunicato inviato da sette associazioni Wwf, Italia Nostra, Forum Ambientalista, Adic, Coordinamento comitati e associazioni ambientali Gr, Ars Maremma, Grosseto al centro, che aggiungono “E di altri seicento non residenti che chiedono all’amministrazione comunale di recedere dai propri passi e non tagliare 24 dei 32 olmi ubicati in piazza Galeazzi, davanti alla basilica del Sacro Cuore di Gesù.
La petizione cartacea promossa da sette associazioni (Wwf, Italia Nostra, Forum Ambientalista, Adic, Coordinamento comitati e associazioni ambientali Gr, Ars Maremma, Grosseto al centro) e affiancata dalla versione on line a cura di Stai, stop taglio alberi italia, si è resa necessaria data la contraddizione in cui è incorsa l’amministrazione comunale.
Sindaco e assessori avevano infatti approvato una deliberazione di giunta – la n. 438 del 21 novembre 2019 – in cui sono scritte cose non vere, ossia che dalle analisi effettuate dalla società incaricata dal Comune di eseguire la perizia tecnica sulla stabilità di quelle piante “si evince la necessità di espiantare, in quanto irrecuperabilmente malati, i 32 olmi ricadenti nel marciapiede perimetrale della piazza con la massima solerzia”. Diversamente, nella relazione tecnica della perizia citata, la ditta ha prescritto “l’abbattimento in urgenza” solo per 8 piante, ma non per i restanti 24 olmi, per i quali ha prescritto un “monitoraggio” nel tempo, poiché necessitano di interventi colturali che ne migliorino le condizioni, riducendo i rischi di eventuali cedimenti.
Oltre ad aver preso una decisione in contrasto con il parere dei tecnici e le norme regolamentari, anche in seguito il sindaco non ha ascoltato le posizioni e le istanze dei cittadini che all’inizio dell’estate avevano fatto emergere tale contraddizione.
Registriamo con favore il cambiamento di rotta del sindaco e dell’assessore ai lavori pubblici sul taglio degli olmi, manifestato il giorno dopo l’avvio dell’importante petizione, quando hanno comunicato un passo indietro sulla decisione inizialmente presa, decidendo che sarebbe stata opportuna un’ulteriore verifica con l’intento di salvare il maggior numero possibile di alberi.
Auspichiamo che, per il futuro, ai grossetani che mostrano un interesse autentico per il bene comune della nostra città sia data l’opportunità di essere ascoltati prima che vengano prese decisioni che spettano certamente all’amministrazione, la quale però si può avvalere del contributo dei cittadini.