Atletica e podismo
Nuova impresa dell’ultra maratoneta grossetano Guido Petrucci
Partito da Bologna, in Piazza Maggiore, arriva a Firenze in Piazza della Signoria, dopo avere camminato per 32 ore, avere percorso 135 chilometri e superato 5000 metri di dislivello
Grosseto. Guido Petrucci l’ultra maratoneta, non riesce proprio a stare fermo e quindi è sempre alla ricerca di nuove sfide, che mettono a dura prova il suo fisico e la sua forza mentale. Il grossetano, questa volta si è inventato un percorso a piedi in mezzo alla natura. E allora cosa c’è di più bello di un pellegrinaggio sull’Appennino tosco emiliano chiamato “La Via degli Dei” che parte da Piazza Maggiore a Bologna e arriva in piazza della Signoria a Firenze. E’ chiamato così perché il tracciato attraversa località come il Monte Adone, Monzuno, Monte di Giove,Monte Venere, e Monte Luario dedicato alla dea romana dell’espiazione. Petrucci con tutta sua la attrezzatura al seguito è determinato a completare il percorso. Giovedì 24 settembre è in treno per Bologna, dove trascorre la notte in una una struttura che ospita i pellegrini in partenza. Il giorno dopo alle 6,00 del mattino inizia il viaggio che da piazza Maggiore prosegue verso Via Saragozza lungo il portico più lungo del mondo: quello che porta al Santuario della beata Vergine di San Luca. Da lì si costeggia il fiume Reno e si prosegue fino alla Località di Badolo. Il cielo è nuvoloso e la temperatura è ideale per camminare. Badolo è la prima tappa del viaggio, ma il grossetano la salta e continua fino al Monte Adone e il paese di Monzuno. Dopo un breve ristoro, si riparte per la prossima tappa: Madonna dei Fornelli che il maremmano raggiunge verso le 18,00. Dopo avere fatto scorta di viveri, Petrucci si prepara ad affrontare il il prossimo tratto che sarà molto lungo e senza punti di rifornimento. Si fa buio e prosegue in direzione del Passo della Futa. L’ultra maratoneta è sorpreso nella notte da un forte temporale con vento e brusco calo della temperatura. Molto prudentemente, si era preparata per un evento del genere visto le previsioni e il grossetano se la cava abbastanza bene. Lungo questo tratto si percorre la Flaminia Militare, l’antico percorso romano datato 187 A.c. che dall’Emilia passa in Toscana. Al Passo della Futa il temporale è passato ma l’aria rimane fredda.. L’ arrivo di tappa è fissato al Monte di Fò. Per Petrucci è solo un passaggio e quindi non si ferma e tira dritto per San Piero a Sieve dove conta di fermarsi a dormire un po. Arrivato in paese alle 4,00 del mattino dopo 22,00 ore di camminata, trova un giaciglio all’aperto dietro un bancone di un bar chiuso. Fa freddo, ma si addormenta all’istante nonostante la bassa temperatura, i dolori e il pavimento duro. Alle 6,00, abbastanza rigenerato riparte per Firenze. Purtroppo in paese perde le indicazioni, ma fortunatamente ha un assistente a distanza, che conosce il percorso alla perfezione e da indicazioni per riprendere la strada giusta. . Si fa giorno, tra le nebbie del mattino. Manca l’ ultimo tratto, quello più lungo. 35 chilometri fino all’agognata meta di Piazza della Signoria. La stanchezza è tanta e le gambe bruciano ma ormai ci siamo e tira avanti. Lo raggiunge l’amico assistente, al Monastero di Monte Senario. Giancarlo Mozzinia lo accompagna per gli ultimi 20 chilometri. La sua compagnia lo distrae dalla fatica e lo motiva. Alla fine Petrucci conclude la sua prova alle 15,00 di sabato 26 settembre dopo avere camminato per 135 chilometri. Sono trascorse 32 ore dalla sua partenza e ha superato tratti con circa 5000 metri di dislivello. Ad aspettarlo, in Piazza della Signoria, c’è sua moglie Roberta e sua figlia Alice che vedendolo scuotono la testa, ormai rassegnate a questa massacrante passione. Massimo Galletti.