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Da Scarto a risorsa: Un progetto sinergico dell’università di Siena sul territorio grossetano: Dal Monte Amiata alla laguna di Orbetello
La Giornata Nazionale sulla Bioeconomia, coordinata e promossa dal Cluster SPRING con Assobiotec – Federchimica, prevede l’alternarsi di eventi, iniziative e manifestazioni in diverse città su tutto il territorio nazionale. Il Cluster SPRING mette a sistema soggetti innovativi attivi per lo sviluppo dell’intera filiera della chimica verde al fine di approdare a una nuova economia (bioeconomia). L’obiettivo è contribuire a creare le condizioni per lo sviluppo di un contesto e di un tessuto industriale e accademico attrattivo, dinamico, innovativo, competitivo e in continua crescita.
Grazie alla collaborazione tra Fondazione Polo Universitario Grossetano, Università di Siena, Comune e Provincia di Grosseto, si tiene un incontro nella Sala del Consiglio Comunale: “Da scarto a risorsa: un progetto sinergico dell’università di Siena sul territorio grossetano: dal Monte Amiata alla Laguna di Orbetello”.
Il tavolo, composto dal Sindaco e Presidente della Provincia di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna, dal Vice Sindaco Luca Agresti, dal Senatore Roberto Berardi, dal Presidente Comitato Tecnico Scientifico della Fondazione Polo Universitario Claudio Pacella, dal Direttore Generale di Confindustria Toscana Sud Antonio Capone e da Paolo Prisciandaro, VicePresidente di Acquedotto del Fiora, apre con la presentazione della professoressa Annalisa Santucci, Direttore del Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia è il fondatore dello SpinOff universitario SienaBioActive.
SienaBioActive nasce come benefit company ed è il primo spinoff universitario a scegliere come propria sede la Provincia di Grosseto. I progetti di ricerca e sviluppo industriale in cui è attivo prevedono il recupero degli scarti di natura biologica (Agroalimentare e Forestale) per l’ottenimento di prodotti secondari e terziari ad alto valore aggiunto quali prodotti bioattivi da utilizzare nella biocosmesi, cosmetica funzionale, in ambito nutraceutico e bionutraceutico, integratori per la prevenzione di patologie e nuovi farmaci, nonché bio-fitostimolanti per applicazioni nel campo dell’agricoltura biologica ed eco-sostenibile. Al fine di lavorare in un’ottica di bioeconomia circolare, la biomassa residua viene poi utilizzata per la creazione di un ulteriore prodotto commerciabile ad alto valore aggiunto ed essere utilizzata per produzione di carta, tessuti, bioplastiche e nuovi materiali.
I progetti da cui nasce l’idea imprenditoriale sono stati sviluppati nel territorio delle Provincia di Grosseto e sono:
– Progetto Regione Toscana (D.D n. 2359 del 26/05/2015, PSR 2014-2020 “VACASTO PLUS”- Valorizzazione del riccio della castagna IGP del Monte Amiata attraverso l’estrazione sostenibile di sostanze bioattive e la produzione di cosmetici dermofunzionali
– Progetto OMNIALGAE, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, “Prodotti bioattivi da alghe infestanti”, 2019-2023 – Valorizzazione delle alghe infestanti della Laguna di Orbetello attraverso l’estrazione sostenibile di sostanze bioattive e la produzione di biofitostimolanti.
La Provincia di Grosseto da sempre ha una forte inclinazione culturale e imprenditoriale nella filiera agroalimentare e vede la presenza di AdF che, per le Province di Siena e Grosseto, gestisce un ciclo integrato. Pertanto il progetto di recupero scarti a cui poter dare una seconda vita in un’ottica di completa economia circolare può trovare in questo territorio una spinta per la formazione tecnico scientifica, l’innovazione tecnologica e la crescita imprenditoriale.
L’intervento di Gabriella Papponi Morelli, Presidente della Fondazione Polo Universitario Grossetano, conclude i lavori tracciando le prospettive del progetto: “Nell’incontro di oggi è nata una visione per il futuro, per la costruzione di una nuova modalità di studio, lavoro, di vita. Sono qui rappresentate le istituzioni, le imprese, la scienza, la scuola: da questa alleanza possiamo progettare l’avvenire del nostro territorio. Questo diventerà un tavolo permanente nel quale lavorare per ideare e realizzare prospettive innovative non solo per nuove generazioni, ma anche per quelle mature che avranno bisogno di riqualificare le loro competenze. A questo scopo è fondamentale la sinergia tra la scuola e l’università“.