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Inceneritore, Ulmi e Travison (Lega): “Con il rinvio di 180 giorni concesso a Scarlino Energia la Regione sembra attendere di capire chi vincerà
Con
Susanna Ceccardi il no sarà tassativo”
“Il rinvio di 180 giorni del procedimento sul ‘revamping’ dell’inceneritore di Scarlino sembra dettato dalla necessità di capire chi vincerà la Regione”. Così i candidati al consiglio regionale della Lega Andrea Ulmi e Francesca Travison commentano la notizia giunta da Firenze sulla decisione di accettare i sei mesi di proroga richiesti da Scarlino Energia per la deposizione dei chiarimenti e delle integrazioni necessari a valutare la richiesta di riattivazione dell’impianto. “E’ evidente – commenta Andrea Ulmi- che se dovesse vincere la Lega il no all’inceneritore sarebbe tassativo e che l’impianto a Scarlino non si farà. Se dovesse vincere il centrosinistra, nonostante le smentite di facciata, la scelta sarebbe di segno opposto e non sono necessari per confermarlo i ‘carri armati’ di Giani da inviare sul territorio, ma basta rileggere gli atti del passato, quali amministrazioni e di quale colore politico avevano autorizzato l’inceneritore, con l’attuale capogruppo Pd in Regione Leonardo Marras a fare da filo conduttore tra il suo ruolo precedente e quello attuale”. Un no che Francesca Travison, anche come Sindaco di Scarlino, ha sempre pronunciato. “Il territorio deve essere determinante nelle scelte che verranno effettuate – denuncia- Scarlino dirà sempre no e la Lega lo farà al fianco della popolazione locale. L’ho detto e lo ridico: si tratta di un ‘ferrovecchio’ e su questo non si può pensare di intervenire”. La Lega respinge anche al mittente le accuse quando a livello nazionale e regionale parla di termovalorizzatori. “Si dovrebbe sapere che cosa si dice – affermano Ulmi e Travison- I termovalorizzatori, laddove sono stati realizzati, hanno migliorato le situazioni precedenti, perché hanno sostituito impianti altamente inquinanti. Non è il caso di Scarlino dove, ad oggi, per fortuna l’inceneritore è bloccato e non ci sono immissioni in atmosfera. Senza dimenticare che ogni previsione attuale riguarda quello stesso impianto contro cui, come Lega, abbiamo sempre lottato”. Insomma per Ulmi e Travison ci troviamo di fronte ad una Regione che ha fatto fatto come Ponzio Pilato. “Hanno deciso di non decidere per qualche mese – affermano i due candidati- E’ sospetto che questo avvenga nel momento in cui i sondaggi danno in grande crescita Susanna Ceccardi. Con un suo successo il cambiamento di rotta a Firenze sarebbe anche sull’inceneritore, dicendo un no secco e tassativo”.