Grosseto Calcio
Us Grosseto, prosegue la trattativa per la vendita: lunedì il giorno conclusivo. Ecco tutte le novità
Grosseto Ieri è stata una giornata interlocutoria in casa unionista, almeno per quello che riguarda la trattativa per il passaggio di proprietà. Le ultime notizie in nostro possesso descrivono una situazione di attesa. Da parte dell’Us Grosseto c’è la certezza di aver presentato tutti i documenti richiesti dal gruppo acquirente (costituito da professionisti che operano nel mondo del calcio) e a questo punto non resta che attendere lunedì 31 agosto, quando la trattativa si concluderà positivamente oppure verrà interrotta in maniera definitiva. Abbiamo saputo che il gruppo acquirente, se riuscirà a concludere la trattativa, di fatto non rivoluzionerà troppo l’assetto societario e della squadra. In altre parole, l’unico davvero a pagare sarebbe il ds attuale, Vincenzo Minguzzi, il quale verrebbe avvicendato da un direttore sportivo che a noi risulta rispondere al nome di Andrea Maniero, anche se il diretto interessato, intervistato da noi in esclusiva, ha negato. Tuttavia, abbiamo la certezza della presenza di Maniero alla trattativa tenutasi lunedì mattina dal commercialista Prisciandaro qui a Grosseto. Ci potrebbe essere anche l’avvicendamento nel ruolo di secondo di mister Magrini (che rimarrebbe al suo posto), magari con il ritorno del bravo Stefani nel settore giovanile unionista, sostituito da un tecnico portato dalla possibile nuova proprietà. Per quello che riguarda Mario e Simone Ceri, crediamo che il primo rimarrebbe nei ruoli dirigenziali (forse con qualche quota), mentre per il secondo, se lo volesse, potrebbero aprirsi le porte del settore giovanile (e sappiamo quanto il vicepresidente unionista ami e creda nei ragazzi). In pratica, rimarrebbero più o meno tutti al proprio posto, incluso il dg Filippo Marra Cutrupi, apprezzato dal succitato gruppo. Confermato anche il progetto (e i relativi tecnici) del settore giovanile. Infine, per quello che riguarda la squadra, confermati tutti i big ai quali, poi, gli acquirenti vorrebbero affiancare altri elementi forti, perché il piano triennale punta all’assalto alla B. Come detto, però, al di là del chiacchiericcio che si sente in giro, l’unica certezza è che la trattativa è ancora in corso. Ovviamente, se lunedì non troverà un esito positivo, tutti questi discorsi non saranno serviti a nulla.
Prima uscita del grifone e subito una bella bastonata dai cugini del Gavorrano!!!2 a 0 ma chi ha visto la partita ha detto che è una cosa imbarazzante la squadra(se squadra si può chiamare!).
Speriamo in questa trattativa…
Vai a vedere la tua squadra e non rompere.
Non sei sicuramente tifoso del Grifone.
Questa squadra nn mi rappresenta!!!
Soprattutto la società!!!decidono di vendere dopo il 20 di agosto?ma fatemi il piacere!!!dopo aver ciulato 500 vecchietti per gli abbonamenti?piattaforma digitale…eleven sport…ma ad 80 anni chi ha internet?il 90% no!!!ma fatemi il piacere!!!by
Le chiacchiere sono tante, non c’è che dire, solo che il tempo a disposizione per predisporre un organico plausibile (non dico partendo da zero ma quasi) inizia a scarseggiare. Spero tanto di sbagliare, ma mi sembra di scorgere all’orizzonte dei nuvoloni nerissimi che non fanno presagire niente di buono.
Verissimo!!!
Ma dai il Grosseto ha perso 2 a 0.. Strano che non ci sia articolo.. Secondo me i c’eri hanno fatto anche troppo Grosseto città per l attaccamento al calcio merita la promozione o poco più.. Metterli voi che criticate i soldi..sarebbe chiedere troppo
Non si parla di soldi ma di consapevolezza e lealtà!!!non si viene fuori il 24 di agosto o poco prima a dire che non si riesce a fare la lega pro ed a cercare di vendere la società!!!il campionato è finito a marzo!!!bastava essere chiari da subito dicendo che la lega pro nn potevano farla per problemi economici…punto!!!troppo facile ora…voglio vedere se nn riescono a vendere che figure facciamo su quasi tutti i campi!!!e le trasferte?al sacco?
Non è una questione di Ceri, Camilli, Pincione, Agnelli o Berlusconi.
È una questione che dal 1936/37 ad oggi il grosseto ha disputato 82 campionati, di cui 40 (tre a quello che sta’per iniziare) tra serie B, C, e serie C2.
Praticamente la metà.
È chiaro che, lo dice la storia e lo dicono i numeri, LA STRAGRANDE maggioranza dei tifosi a Grosseto, chiederà a QUALSIASI dirigenza: passata, presente e futura di fare la serie “C”
Lo slogan che gira in questi giorni :”meglio la serie D con i Ceri, che la serie C con i forestieri”. Assomiglia tanto ad un alibi, in caso di retrocessione.
Dico questo a livello generale, parlando e confrontandomi con tanti tifosi, io personalmente, anzi io e mio figlio, abbiamo rinnovato gli abbonamenti il 23 Luglio e non ho mai creduto alle cordate a Grosseto.
Detto questo, nella conferenza di giovedì 20 Agosto, Mario e Simone, hanno lanciato un grido di allarme,i costi per affrontare la serie “C” sono notevoli e nessuno può chiedere alla famiglia Ceri di mettere a repentaglio la propria attività lavorativa.
Quindi la soluzione più logica appare la cessione della società, nel caso in cui gli acquirenti forniscano le necessarie garanzie.
E diversi soldoni da mettersi in tasca!!!si parla di più di 1 milione di €…e a quanto so,l’anno passato con 170 mila € hanno fatto la serie D…con 0 spese …tra sponsor,incassi
Troppo facile gettare fango sulla fam. Ceri. Bisognerebbe farli un monumento. Ma vi siete dimenticati dove era finito il grosseto?
Cari tifosi volete la macchina bella.. Mettetevi le mani nel portafoglio e fate un azionariato popolare.
Ma dove è la voce dei club unionisti?
io personalmente di monumenti ai Ceri ne farei due: il primo a Roselle per aver costruito il centro sportivo, ed il secondo allo stadio per averci riportato in serie “C”
Per quanto riguarda la conferenza stampa di giovedì 20 Agosto io me la sarei aspettata due mesi prima.
I costi per affrontare la serie “C” erano noti, ed era difficile (conoscendo la realtà di Grosseto) ipotizzare nell’anno della pandemia una massiccia adesioni di sponsor e di abbonamenti, adesso con il campionato alle porte, le soluzioni auspicabili sono due: o la cessione della società, solo nel caso ci siano le necessarie garanzie, oppure se rimane la famiglia Ceri alla guida, l’allestimento di una squadra che possa competere SERIAMENTE per la salvezza, non una squadra inadeguata del tipo “se ci salva bene, sennò va bene uguale”