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Grosseto Calcio

Us Grosseto, lunedì incontro importante con la società che vuole acquisire il club. Spunta anche un altro gruppo

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Grosseto Una società seria, con un fatturato importante (si parla di circa 150 milioni di euro, ndr), che ha già sposato il progetto della famiglia Ceri basato su un settore giovanile sempre più forte e con l’idea di raddoppiare i posti letto del centro sportivo di Roselle (arrivando così a 30 posti) per creare una vera accademia calcistica. Non solo, però, perché la società che sta trattando da qualche giorno con Mario Ceri per acquisire le quote dell’Us Grosseto vuole dare un senso di continuità.

Per questo è stato chiesto al presidente biancorosso di rimanere in quello che, eventualmente, sarà il nuovo assetto societario. In fin dei conti, è stato lo stesso numero uno unionista ad ammettere la presente trattativa sia in conferenza stampa che nell’intervista che ci ha rilasciato subito dopo. Basta che vi posizioniate a 1′ e 20″ e ascoltiate con attenzione le parole del massimo dirigente grossetano.

E pur di garantire la continuità del progetto Grosseto, la proprietà si è detta pronta ad abbassare le richieste economiche. A tutto ciò va aggiunto che lunedì prossimo (24 agosto) ci sarà un ulteriore incontro tra il succitato gruppo e Mario Ceri, fatto che potrebbe anche portare a una fumata bianca. Un altro fatto da segnalare è l’interesse per il Grosseto da parte di un altro gruppo (del quale non abbiamo molte notizie) che si è autodefinito solido economicamente e che ha dato mandato a un proprio legale di contattare la proprietà biancorossa già da lunedì mattina. Chissà che non possano aprirsi scenari impensabili fino a poco tempo fa, anche se la sensazione è che Mario e Simone Ceri siano pronti a compiere la scelta migliore (come hanno sempre fatto) per garantire un futuro alla gloriosa Unione Sportiva Grosseto, magari accordandosi definitivamente con il gruppo con il quale sono già in trattativa.

 

Giornalista pubblicista, è appassionato di calcio e statistiche sportive. Vanta esperienze e collaborazioni col Guerin Sportivo (al tempo diretto da Marino Bartoletti), Telemaremma, Tv9, Calciotoscano.it, Biancorossi.it, Vivigrossetosport.it, Tuttob.com e Pianetab.com. All'inizio si è occupato principalmente di Serie B e di Lega Pro, poi anche di Serie D e di Eccellenza. È co-autore del libro Cento passi nella storia, scritto in occasione dei 100 anni dell'Us Grosseto. Da novembre 2014 è il vice-direttore di Grosseto Sport. Ha condotto per tre anni le trasmissioni web Il lunedì del Grifone e D lunedì c'è il Grifone. È il commentatore delle partite dell'Us Grosseto su Gs Tv e su Eleven Sports, nonché del Follonica Gavorrano e dell'Us Grosseto Primavera 3. Ha collaborato anche con Sportitalia.

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Parliamoci chiaro: l’attuale proprietà ha più volte affermato a chiare lettere che con le sole proprie forze può garantire la serie D e che la C – cosa del tutto comprensibile – rappresenta un extralusso per non dire un impegno fuori portata, né del resto stanno in piedi speranze di coinvolgimento dell’imprenditoria grossetana, che è di modestissimo dimensionamento e comunque storicamente refrattaria a qualunque interesse sportivo; anche il discorso, peraltro vecchissimo, di un’ escalation di interesse e partecipazione da parte dei comuni cittadini appare totalmente fantasioso, stante l’annosa questione dello scarso interesse del grossetano medio per la squadra cittadina, a parte un esiguo quantitativo di aficionados che quelli sono e quelli restano. Alla luce di tutto ciò, si tratta di capire se sia preferibile coltivare un orticello che ha come massimo orizzonte la quarta serie o accettare interventi esterni che se va bene possono aprire scenari “camilliani”, se va male succede quello che successe nell’estate di cinque anni fa.

Si capisce il mercato fatto fino ad ora…scarso e con soli giovani che garantirebbero una retrocessione sicura!!!o rinunciamo alla lega pro oppure vendete la società

” Le nozze coi fichi secchi” meglio di no!. La serie C ha i suoi costi, la Robur Siena dopo 3 anni in C è di nuovo in serie D.

Al Siena, per quest’anno, facciamogli “assaggiare” il mondo dei dilettanti. Noi cerchiamo di restare in serie “C” con le unghie e con i denti. Io il Grosseto lo seguo da tutta la vita, in tutte le categorie e sinceramente ne ho le scatole piene di Cenaia, Donoratico, Guasticce e compagnia bella(con il massimo rispetto per loro sia chiaro) anche perché il centro sportivo in quel caso a cosa servirebbe? Solo a far crescere i giovani per l’eccellenza o a farseli portar via a 14 anni dai club professionistici.
Anche perché dal 1936/37 ad oggi il Grosseto ha disputato 82 campionati, di cui 40 tra serie “C””C1” serie C2 e serie B, praticamente la metà quindi non ci si può stare a raccontare che è la stessa cosa il mondo dei dilettanti.

Tutto giusto,ma vedi,questa società,non è in grado di tenerti in lega pro…e non solo per un discorso economico!

Manca un po’ di aplomb, e la comunicazione lascia a desiderare. Non puoi sempre buttarla a ” tarallucci e vino” quando si comincia a parlare di milioni di euro da investire. La ” schiettezza”, secondo me, non sempre paga.

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