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Arriva a Porto Ercole domenica prossima, 23 agosto, The Groovin’ Groupies – Rockin’ ‘60s Band
La colorata band maremmana dal sapore vintage che in Piazza S.Barbara alle ore 21,30 porterà in scena uno spettacolo musicale che si ispira alle musiche d’oltre oceano degli anni 50 e 60 che hanno fatto ballare intere generazioni e influenzato molto anche la musica italiana di quegli anni.
“Anni fa ho visto a Londra il musical “Jersey Boys” che racconta la nascita e il successo del gruppo pop americano degli anni Sessanta The Four Seasons – spiega Alessandro Baglioni – e sono rimasto letteralmente affascinato dalla storia di que-sto gruppo pop americano degli anni sessanta che dalle strade malavitose di Jersey City raggiunse un notevole successo. Una storia caratterizzata da un forte legame di amicizia e un grandissimo senso di fratellanza. Tornato in Ita-lia mi misi alla ricerca di tutto quello che parlava di loro, dai dischi ai film, dal-le foto ai racconti e fu proprio questo mix di curiosità, ammirazione e stupore che mi spinse a creare qualcosa ispirato a quel gruppo e quegli anni.” Chiamai Alberto Giorni, amico di vecchia data col quale avevo condiviso tante esperienze musicali, e illustrai la mia idea. Passammo giorni a fantasticare e ascoltare dischi fin quando, esattamente come i protagonisti del film The Committments, ci ritrovammo in giro per la città a cercare sognatori visionari come noi con i quali condividere e intraprendere la nostra idea grandiosa: portare il nostro sogno su un grande palco. Trovammo cinque persone con le quali ci accomunava il fatto di essere dei “musicoamatori appassionati e sen-za scopo di lucro”: ognuno di noi fa altro nella vita ma quello che ci lega è la passione per la musica, anche se ci piace presentarci ed esibirci nella manie-ra più professionale possibile. Però non avevamo ben chiaro fin dall’inizio cosa sarebbe nato in seguito”. Dopo un anno di prove il risultato non è anco-ra del tutto soddisfacente, avevamo una decina di brani messi su. Erano po-chi e soprattutto non avevamo la più pallida idea di cosa farci per non rischia-re di finire a fare la solita cover band. Mancava il senso a tutto quello che stavamo facendo e, come spesso succede in queste cose, se non si arriva mai a concludere alla fine il fuoco si spenge. “Il filo conduttore dello spettaco-lo – dice Baglioni – venne quando, frugando in un cassetto ritrovai dei raccon-ti che avevo scritto a quattro mani con Vanessa Bellan e dedicati alle gesta di Ed Paprika, affascinante e misterioso uomo di mezza età del quale nessuno conosce la vera professione. Intorno a lui ruotano altri personaggi che ab-biamo riadattato per avere un alter ego per ogni musicista dell’orchestra. Nel-lo spettacolo che si chiama “Oh What a Night! The Show” raccontiamo chi erano e cosa facevano i membri della band prima di diventare famosi come i The Groovin’ Groupies oltre a curiosità sui brani di quel periodo”. L’immersio-ne nel personaggio è totale tanto che i musicisti del sestetto hanno anche un proprio profilo su Facebook col loro nome da Groovin’ Groupies dove pubbli-cano contenuti coerenti col loro personaggio.
Ecco dunque la line up attuale del progetto svelata da Alessandro Baglioni alias Ed Paprika, bassista dell’orchestra e direttore artistico del progetto. Alberto Giorni, di professione designer orafo, è Orlando “The Barber” Si-deburns da Memphis ed è il cantante, frontman e spalla con cui Ed Paprika interagisce costantemente sul palco. Jessica Angiolini di Montalto di Castro interpreta Dana Dawson, una giovane e minuta parrucchiera di un salone di San Diego, che, sorpresa a cantic-chiare durante uno stampo a un musicista della band, venne subito arruolata cantante per la sua voce potente e dal profondo colore soul. Francesco Pisani alias Cosmo Brown è il chitarrista, portoricano immigrato clandestino che sbarcava il lunario vendendo aspirapolvere rubate ma virtuoso della chitarra elettrica. Completano il cast Giulio Ramacciotti nei panni del tastierista Julius Benedict da Houston, e Filippo Nocentini nei panni di Philip Drummond batterista di Manhattan.
Il repertorio, è ampio e spazia dalla metà degli anni ’50 agli anni ’70 con una predilezione per i brani che hanno fatto parte delle colonne sonore dei film o di celebri spot pubblicitari e che sono già nella testa e nelle orecchie di chi le ascolta. “Oh What a Night” dei Four Seasons ha ispirato anche il nome dello spettacolo dei Groovin’ Groupies ma oltre al loro repertorio (da “Sherry” a “Can’t take my eyes of you”) troviamo Celentano, Elvis Presley, Chuck Berry, Etta James e gruppi storici come le The Supremes e The Monkees oltre ad alcuni cantanti italiani che cominciarono la loro carriera in quegli anni ispiran-dosi proprio ai maestri del R&R.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti in rispetto delle normative Covid, si consiglia di arrivare in anticipo sull’orario di inizio.