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Con la campagna LAIQ, “Legambiente per l’Agricoltura Italiana di Qualità”, Legambiente promuove le filiere agroalimentari convenzionali che adottano metodi e pratiche produttive che si muovono nella direzione della qualità, della sicurezza alimentare e della sostenibilità ambientale
Con la campagna LAIQ, “Legambiente per l’Agricoltura Italiana di Qualità”, Legambiente promuove le filiere agroalimentari convenzionali che adottano metodi e pratiche produttive che si muovono nella direzione della qualità, della sicurezza alimentare e della sostenibilità ambientale (es. no Ogm, lotta integrata, residui chimici zero). In questo quadro, LAIQ mira a ridurre l’uso dell’acqua utilizzata dalle colture ortofrutticole, una delle voci più importanti nel bilancio ambientale delle stesse. Ridurre il consumo d’acqua significa ridurre i consumi energetici necessari per le irrigazioni, pratica importante per la lotta ai cambiamenti climatici. In tale ottica, Legambiente ha trovato nell’azienda Romagnoli F.lli S.p.A un partner sensibile e altamente strutturato, dando vita alla prima filiera orticola di patate di alta qualità a basso consumo d’acqua. La Romagnoli F.lli S.p.A ha pianificato per l’annata 2020/21 180 ettari di superficie di patate per una produzione lorda stimata di circa 9.000 tonnellate, suddivisa fra l’areale della costa laziale della piana di Fiumicino, la fascia costiera della provincia di Ferrara e parte della provincia di Bologna.
Le aziende agricole selezionate dalla Romagnoli F.lli S.p.A. di Bologna e controllate dal Consorzio servizi per l’agricoltura per conto di Legambiente, in merito al rispetto delle linee guida della campagna LAIQ hanno dimostrato grande sinergia, affidabilità e condivisione del progetto di filiera “patata di campo”, che si basa sull’utilizzo di sistemi irrigui a bassa pressione e in particolare a manichetta (a goccia) e/o a microsprinkler, che consentono un risparmio della risorsa idrica di oltre il 25% rispetto ai tradizionali sistemi ad altra pressione per aspersione, oltre ad un risparmio del carburante fossile di oltre il 70%.
La patata di campo amica dell’ambiente si conferma così come una produzione sostenibile nel significato più ampio del termine. Oltre alla grande attenzione all’uso dell’acqua di irrigazione, per la produzione, è stato predisposto un particolare disciplinare di produzione che prevede l’uso al minimo di fitofarmaci e comunque a bassa residualità, escludendo l’impiego di metalli pesanti come il rame. Questo garantisce al consumatore un prodotto sostenibile è appunto amico dell’ambiente. La produzione si presenta di ottima qualità, calibro e colore. La referenza è disponibile da questi giorni sul mercato della GDO e DO nazionale, che ha accolto con entusiasmo la proposta commerciale, frutto del successo che la patata di campo ha riscontrato nelle annate precedenti. Prima fra tutte la centrale d’acquisto CEDIGROS di Guidonia (RM) che ha inserito la referenza, disponibile negli oltre 150 negozi facenti capo alla centrale CEDIGROS.