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Per sei giorni hanno pedalato da Orbetello a Vasto. È l’ultima impresa degli atleti del Triathlon Grosseto
L’ultima impresa è quella del team guidato da Paolo Tontoranelli e i compagni di avventura, Sergio Villano, Davide Arcangeli e Leonardo Latilla, che hanno organizzato “ L’ Italy Coast to Coast
Grosseto. In questo periodo di stop dalle competizioni e quindi di assenze di gare gli atleti del Triathlon Grosseto hanno pensato bene di cimentarsi in imprese sportive alternative, un po per tenersi in forma e un po per testare al massimo le loro qualità tecniche divertendosi e allo stesso tempo, e praticare uno sport che è la loro passione. L’ultima impresa è quella del team guidato da Paolo Tontoranelli e i compagni di avventura, Sergio Villano, Davide Arcangeli e Leonardo Latilla, che hanno organizzato “Italy Coast to Coast”. Partiti da Orbetello sono arrivati a Vasto dopo avere pedalato per 640 km con 16000 metri di dislivello. <<Il percorso è stato veramente impegnativo – spiega Tontoranelli – con il solo 20 percento di asfalto. Abbiamo suddiviso il tracciato in cinque tappe. A queste si è aggiunta anche una tappa più piccola, la sesta, a causa dell’asperità del percorso. Abbiamo scalato il Terminilluccio con 14 chilometri di salita al 10 per cento. Poi abbiamo attaccato il Terminillo fino a quota 1958. Poi siamo transitati a Campo Imperatore alle pendici del Gran Sasso fino al passo di San Leonardo della Maiella. Abbiamo pedalato per una media di circa 130 chilometri al giorno con un dislivello di 3000 metri. Di questi circa 70 chilometri, immersi in valli verdi e boschi incantati, senza incontrare nessuno. La notte abbiamo preferito dormire e rifocillarci in b&b, invece di accamparci nel bosco, per recuperare energie per il giorno dopo>>. Il gruppo grossetano, partito il 21 giugno alle ore 9,00 è arrivato alla fine del percorso il 27 dello stesso mese alle ore 15,00. Il meteo è stato dalla parte dei maremmani che hanno pedalato sotto il temporale, con grandine e acqua solo a Valentano e poi sempre con il sole e il caldo malgrado fossero in quota e mai scesi sotto i 1000 metri sul livello del mare.