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Isola del Giglio, Ortelli: “Nonostante il rispetto delle norme di sicurezza gli sportelli postali del Porto e del Castello lavorano a mezzo servizio: è una vergogna!”
“Avere ancora due uffici postali aperti sull’Isola a mezzo servizio è una vergogna. Non saprei quale altra parola utilizzare”. E’ duro il sindaco di Isola del Giglio Sergio Ortelli nel commentare la mancata riapertura regolare delle Poste di Giglio Porto e Giglio Castello. “Ho scritto il 14 giugno scorso a Poste Italiane e ancora oggi – protesta Ortelli- i due sportelli sono aperti per tre giorni alla settimana. Non capisco perché da altre parti il servizio è riaperto regolarmente sui sei giorni canonici e qui, su un’isola, questo non accada. L’isola è meta turistica e l’afflusso di persone adesso è maggiore e quindi l’esigenza di accedere ai servizi postali è notevolmente aumentata. Si rendono conto che far restare sotto il sole al caldo decine di persone, anche anziane, in fila non è salutare?” Domande che il Sindaco Ortelli pone alla Direzione provinciale ed alla Direzione generale e che anticipano una riflessione. “Va bene il rischio derivante dal Covid – afferma Ortelli- ma ci sono delle regole rigide da rispettare. Se le si rispettano per tre giorni lo si può fare per sei, peraltro con lo stesso numero di addetti. Non capisco perché dopo due mesi dalla fine del lockdown, con l’osservanza delle prescrizioni, ancora il servizio non sia ripreso regolarmente”.
Una constatazione amara quella di Ortelli. “E’ inutile che l’Amministratore di Poste Italiane – afferma il primo cittadino gigliese- convochi i sindaci dei comuni più piccoli a Roma per grandi iniziative parlando di vicinanza ai cittadini, di non discriminazione delle piccole realtà, quando, di fronte alla prima emergenza, e passata la fase più critica, i risultati sono questi, cioè un servizio pubblico dimezzato”. La battaglia di Sergio Ortelli, però, non finisce qui. “Ritengo questa decisione una mancanza di attenzione per le isole minori e per i piccoli territori – afferma il primo cittadino – e lo denuncerò in tutte le sedi. Intanto scriverò alla Direzione Generale di Poste Italiane ed al Prefetto di Grosseto. Se non ci saranno le risposte adeguate decideremo se intraprendere altre strade, magari con altri sindaci che hanno lo stesso tipo di problematica, perché se si tratta di un pubblico servizio lo deve essere per intero, ripristinando il normale orario degli sportelli su sei giorni”.