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Giacomo Termine Una visione integrata delle infrastrutture Grazie al Governo per l’impegno sul Corridoio Tirrenico
Ora serve passare subito dalle parole ai fatti
e parole di questi anni, purtroppo, non hanno lastricato quel tratto di strada che corre lungo la costa tirrenica e dovrebbe unire nord, centro e sud e neppure hanno reso possibile un’alternativa valida su rotaia. In questi anni abbiamo assistito quasi inermi a un processo di continuo degrado e riduzione nella qualità della mobilità. Oggi abbiamo un Governo che per bocca della Ministra De Micheli sembra essersi posto il problema in maniera integrata e seria. Un Governo che dopo aver stanziato (invero una cifra minima) per la manutenzione del reticolo di strade interne, dimostra di essersi posto il problema complessivo dei collegamenti nord sud lungo l’asse tirrenico.
La vera novità sta proprio in questo approccio integrato al problema: nuove strade e nuovi treni. Tra l’altro a confermare la diversa e più seria attenzione, si comincia a parlare di alta velocità per le ferrovie anche da noi.
L’uscita dalla pandemia e dal lockdown apre, dunque, a una nuova stagione sulle infrastrutture in un tentativo di risposta coerente anche alle modalità di mobilità che sembrano prevalere in questa fase. Il turismo di questi anni si dice, infatti, sarà prevalentemente nazionale o europeo e tornerà a privilegiare l’auto come mezzo di trasporto “sicuro” abbandonando in parte i trasporti “collettivi”.
La crescita dei trekking e del cicloturismo, sempre nel settore turistico, e della mobilità lenta disegna uno scenario in cui tutte le realtà locali dovranno misurarsi anche dal punto di vista della cultura dell’offerta.
Questa scommessa per la ripartenza ha però una discriminante: il tempo. Del Corridoio Tirrenico si parla da 30 anni, della Senese da oltre 20, delle Ferrovie da sempre. Non ci possiamo permettere come Paese e come provincia di Grosseto di perdere la nuova opportunità offerta da questa fase.
Il Partito Democratico di Grosseto chiede velocità, scelte chiare e decise, realizzazioni tempestive e di alta qualità. Dall’affermazione della Ministra ai cantieri sulle strade e ai treni sulle rotaie non devono passare altri lustri.
Rivendichiamo l’urgenza perché l’alternativa è quella di generare anche localmente una colossale depressione economica. Per fare è indispensabile liberarci da procedure farraginose e, inutilmente complesse. Per la Tirrenica serve una Legge obiettivo, un commissario che la governi e che faccia iniziare i lavori presto. In provincia di Grosseto ci sono capacità, risorse ambientali uniche, un territorio formato da comunità vivaci, è tempo che si offrano loro gli strumenti giusti per dialogare con il mondo.
Il sistema di infrastrutture materiali e immateriali (la fibra deve essere operativa subito) deve diventare una realtà domani perché alle future generazioni rischiamo di lasciare oltre a un debito pubblico immenso anche un’intera area senza strumenti.
Grazie a questo Governo si cominciano a vedere prospettive, ma localmente è necessaria una volontà unitaria che le sostenga.