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Ulmi (Lega): “Frecciarossa specchietto per le allodole di un’alta velocità destinata a restare solo nelle parole
Maremma ancora isolata se
non si tappano le falle delle tratte regionali”
“Il Frecciarossa che corre sulla linea Tirrenica è sicuramente una buona operazione di marketing, almeno fino a che non si va a pagare il prezzo del biglietto che è decisamente più elevato per percorrere la stessa tratta con gli stessi tempi del Frecciabianca. Crediamo però che questo sia solo il culmine di un trasporto su ferro che penalizza, e non poco, la Maremma”. Il segretario provinciale della Lega Andrea Ulmi prende spunto dal dibattito che si è aperto rispetto al simbolo dell’alta velocità italiana che da qualche giorno attraversa anche la provincia di Grosseto, per aprire una riflessione più ampia. “L’alta velocità – afferma – viene nuovamente promessa dall’attuale Governo, ma la sensazione è che, come avvenuto nel passato, sia destinata a rimanere tale e non vorremmo che si trasformi nella solita telenovela così come è stato per il Corridoio Tirrenico. Per questo crediamo che il Frecciarossa non sia altro che uno specchietto per le allodole in vista delle Regionali con il candidato del Pd Giani, evidentemente in astinenza da taglio del nastro e brindisi, pronto a salire sul treno come a prendersi i meriti della sua percorrenza sulla tratta costiera”. Il problema è che il Frecciarossa non può nascondere le falle del sistema ferroviario locale, specie di quello regionale. “Sono passati anni da quanto il Governatore Rossi si scandalizzava perché per arrivare in treno a Grosseto da Firenze ci mise diverse ore – afferma Ulmi- Molti videro in quel viaggio quello della svolta e invece nulla è cambiato. Si parla di implementare il trasporto pubblico, ma per spostarsi dalla Maremma il traffico su gomma, e magari alla guida della propria auto, resta quello preferito. La linea Grosseto-Siena-Firenze, più volte ristrutturata, che potrebbe avere grandi potenzialità per collegare rapidamente come una sorta di navetta i tre capoluoghi, continua a restare un calvario da circa tre ore di percorrenza. I treni principali, anche di respiro internazionale, saltano la Maremma. Lontani sono i tempi in cui il ‘Palatino’ da Grosseto conduceva direttamente a Parigi o dell’espresso che portava al confine spagnolo di Port Bou, passando per la Costa Azzurra e per Marsiglia”. Insomma secondo Ulmi anche su questo fronte occorre un cambio di passo. “La sensazione – afferma- è che per il Pd che governa la Regione siamo destinati a rimanere quell’ultima provincia dell’impero che abbiamo sempre rappresentato agli occhi dei palazzi fiorentini, impossibilitata ad alzare la voce anche a causa di una legge elettorale regionale che penalizza il nostro territorio, cui è garantita una rappresentanza ridotta ai minimi termini”.