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Grosseto: Consiglio comunale, via libera al fondo da 2,6 milioni di euro
Azzerata la Cosap, garantita la copertura dell’imposta di soggiorno
Il Consiglio comunale ha dato il via libera alla costituzione di un fondo da 2,6 milioni di euro di risorse comunali che permette di azzerare il Cosap e garantisce la copertura dell’imposta di soggiorno, con spazio anche per ulteriori agevolazioni. Il Comune di Grosseto accede infatti a una rinegoziazione di 155 mutui e questo porta un risparmio di oltre 2 milioni sul 2020. Il Comune beneficia inoltre di sospensioni di altre posizioni debitorie per un totale di 200mila euro e rileva economie per 400mila euro dai servizi educativi, quale saldo tra minori entrate per rette e minori spese per i servizi sospesi.
Nella variazione di bilancio si stanzia inoltre un’entrata per l’utile distribuito da Acquedotto del Fiora di 257mila euro e di contro una maggiore spesa per aumento di oltre 200mila del Tpl della Regione toscana.
Il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore al Bilancio e ai Tributi Giacomo Cerboni spiegano i dettagli dell’operazione che rientra nella cabina di regina Nucleo Fenice, strumento di confronto e partecipazione che ha appena presentato il bilancio dei lavori tra Comune e stakeholder, con azioni complessive dal valore di 38 milioni di euro, tutte mirate alla ripresa economica: “Grazie a queste risorse ottenute dalla sospensione e rinegoziazione dei mutui, oltre a quelle recuperate da un lavoro lungo tre settimane di verifica puntuale di ogni voce di entrata e di spesa, rispetto a quelle stanziate con il bilancio di previsione, siamo in grado di coprire per 400mila euro le entrate da imposta di soggiorno che costituiscono una risorsa altamente incerta nel 2020, per quasi 100 mila da imposta sulla pubblicità (che trattandosi di un tributo normato dallo Stato non possiamo variare) ed accantonare allo stesso tempo un fondo da 2,6milioni di euro. Questo fondo consentirà di destinare prioritariamente 700mila all’azzeramento del Cosap 2020 (eccetto passi carrabili), a garantire le attività culturali e turistiche economizzate con l’imposta di soggiorno, in attesa di capire quando e come poter riattivare quelle iniziative, e a costituire una riserva da destinare a coprire ulteriori minori entrate che si dovessero verificare, che ad oggi sono solo stimabili ma non contabilizzabili. Ad esempio il minor gettito autovelox, oneri di urbanizzazione e Imu. Vorremmo inoltre finanziare una significativa riduzione della Tari per le attività economiche colpite dalla fase di contingentamento”.
“Sulle altre destinazioni del fondo di riserva – conclude l’assessore Cerboni – si attende la costante attività di monitoraggio del bilancio comunale e la quantificazione delle risorse stanziate dal Governo con il DL Rilancio, che si presume arriveranno non prima di metà giugno, per capire se oltre alle risorse comunali possiamo contare effettivamente su un aiuto statale che ad oggi è ancora solo a parole”.
Il Consiglio comunale ha inoltre approvato lo slittamento al 14 novembre della scadenza del primo versamento dell’imposta di soggiorno 2020.
Si tratta della prima tranche dell’imposta per il periodo 15 marzo – 30 giugno la cui scadenza, così come da regolamento è fissata al 30 luglio.
“Con questa delibera che va in deroga al Regolamento si dà la possibilità alle strutture ricettive di versare il dovuto con una tempistica di più ampio respiro – spiega il vice sindaco e assessore al Turismo Luca Agresti -; l’emergenza da Coronavirus ha messo a dura prova il comparto turistico ricettivo e ci è sembrato doveroso venire incontro alle esigenze dei soggetti interessati nel territorio comunale”.
Il versamento della prima quota potrà quindi essere cumulata con la seconda rata, quella cioè relativa al periodo 1 luglio – 15 ottobre.