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Coronavirus – Spaventi dal Kenya: “Situazione difficile, ma forse il 9 maggio un volo per tornare”
Il grossetano bloccato da tempo in Kenya per il Covid 19 sta bene, ma al di fuori del villaggio privato dove lui risiede, la situazione non è rassicurante. Il 9 maggio, però, la nostra ambasciata in Kenya ha organizzato un volo speciale.
Grosseto Abbiamo raggiunto il grossetano Luca Spaventi, sovraintendente della Polizia di Stato, bloccato in Kenya insieme ad altri connazionali a causa del Coronavirus per capire come sta evolvendo la situazione dopo l’appello lanciato ieri.
Salve, sig. Spaventi. Come sta?
<<Buongiorno. Bene, grazie>>.
Che situazione sta vivendo in Kenya?
<<Beh, io e gli altri italiani presenti in zona siamo fortunati. Intendo dire che viviamo in un villaggio privato e al momento non ci sta mancando nulla. Tuttavia, la situazione fuori dal villaggio è tutt’altro che idilliaca. Le dico solo che con il diffondersi del Coronavirus anche qui sono state chiuse tutte le attività ed è stato imposto il coprifuoco. La chiusura delle attività ha creato tanta disoccupazione e qui con uno stipendio campano intere famiglie comprendenti anche nonni, zii e cugini. In pratica, sono ripresi i furti, quasi scomparsi fino a poco tempo fa. Comunque, non ho notizia di episodi violenti nei confronti di noi stranieri. A proposito, oltre a me, c’è un’altra poliziotta che lavora alla questura di Grosseto>>.
Un’altra poliziotta? Di chi si tratta?
<<Si chiama Francesca Caputo ed è qui con la mamma e la cugina>>.
Sul fronte rientro, invece, ci sono novità?
<<Sì, proprio stamattina ho letto che l’ambasciata italiana in Kenya ha organizzato un volo per sabato 9 maggio (dovrebbe essere tramite l’Alitalia, ndr). Finalmente qualcosa si sta muovendo. Adesso, però, devo riuscire a comprare il biglietto per tornare in Italia>>.
Una bella notizia. Speriamo di vederci presto.
<<Grazie, spero proprio di sì>>.