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Isgrec, Provincia e Comune hanno proposto le loro soluzioni La Regione – competente in materia – ci metta i soldi
Sia da presidente della Provincia sia da sindaco di Grosseto in questi mesi ho fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità per trovare una soluzione al caso Isgrec, noto da anni ad entrambi gli Enti e che entrambe le Amministrazioni – congiuntamente – vogliono risolvere.
Parto dall’ultima azione in ordine di tempo: mi sono mosso, come presidente della Provincia, per fare in modo che la sede attuale sia ristrutturata, ovviamente con il sostegno della Regione Toscana, che con la legge Delrio è diventata competente in materia di Cultura. Ho chiesto personalmente al Governatore Rossi di individuare le risorse che servano a recuperare lo stabile, mettendo a disposizione la struttura tecnica dell’Ente provinciale per la progettazione e anche per la direzione dei lavori. Questo facendo anche una eccezione poiché, dal 2015, tutte le associazioni culturali sono state invitate (tra l’altro dal mio precedessore Bonifazi) a lasciare gli immobili della Provincia, non potendo la stessa più giustificare in bilancio alcuna spesa manutentiva per questo tipo di finalità a causa dello svuotamento delle province dalle proprie competenze. E – come dicevo – questo è solo l’ultimo passaggio: ormai da anni le trattative con Isgrec vanno avanti senza sosta. La dimostrazione? Nel 2017 si era addirittura raggiunto l’accordo, praticamente concluso, del trasloco provvisorio da una parte dell’edificio in uso a quella adiacente, previ lavori da realizzare, una parte a carico dell’Isgrec. Anche in quel caso fu proprio Isgrec a ritirare la sua disponibilità ad assicurare la sua parte nella sistemazione dei locali, soluzione che – se fosse andata in porto – sarebbe stata comunque provvisoria con il patto che l’Istituto avrebbe comunque dovuto trovare una nuova collocazione.
Non solo: sull’altro fronte, bisogna dire che da mesi il Comune di Grosseto sta cercando di trovare una soluzione idonea – anche provvisoria – con un accordo che tarda arrivare, ma non certo per volontà del sindaco dell’Ente. L’ultima proposta in ordine di tempo è stata avanzata proprio questa settimana, con massimo impegno degli uffici, e prevede due alternative, che speriamo possano trovare almeno in questo caso consenso.
Allo stesso tempo rivolgo un accorato appello al territorio – ultima azione che posso mettere in campo perché tutte le altre strade sono state percorse – perché qualcuno si faccia avanti nel caso avesse una sede che faccia al caso di Isgrec, visto che le caratteristiche delle soluzioni trovate dal Comune finora non accontentano l’Istituto.
Antonfrancesco Vivarelli Colonna
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