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Brusaferro (Iss) gela tutti: “Senza vaccino, ancora no alle aggregazioni in spazi ristretti o chiusi”
Il dott. Silvio Brusaferro, presidente dell’Istuto Superiore di Sanità, è intervenuto come ospite ad Agorà, su Rai Tre, il programma condotto da Serena Bortone. Ebbene, alcune dichiarazioni di Brusaferro lasciano poco spazio alle interpretazioni:
<<Dovremo mantenere il distanziamento sociale. In questo momento sono da escludere tutte quelle attività che prevedono aggregazioni, dunque la presenza in contemporanea di centinaia o di migliaia di persone in spazi ristretti e in spazi chiusi…Fino a quando non avremo un vaccino>>.
A Rai Radio Due, invece, lo stesso Brusaferro, parlando della fase due dell’emergenza Covid 19, ha spiegato:
<<A partire dal quattro maggio potremo iniziare ad allentare alcune misure, ma monitorando ciò che succede. Rimane, però, che grandi assembramenti in spazi ristretti, chiusi o all’aperto, sono una realtà che non possiamo immaginare consentita. D’altronde, le persone immunizzate sono una minoranza assoluta. Infatti, la maggioranza degli italiani, circa il 90%, non ha avuto contatto con il virus>>.
Insomma, lo scenario ipotizzato dal presidente dell’Iss è chiarissimo:
ancora no agli assembramenti (come quelli creati dagli spettacoli, dai concerti e dagli eventi sportivi) e, quasi sicuramente, no alle spiagge affollate.
Resta da capire, aggiungiamo noi, come potranno essere mantenute le distanze di sicurezza in sport tipo il calcio. Ad esempio, come dovranno essere organizzati gli spazi chiusi tipo gli spogliatoi? Quali protocolli dovranno essere osservati se saranno consentiti gli allenamenti di squadra? Tutti interrogativi che, a nostro parere, non fanno che allontanare gran parte del calcio (tranne, forse, la Serie A) dal ritorno in campo per concludere la stagione; questo al di là delle dichiarazioni e dalla volontà dei protagonisti, perché la salute viene prima di tutto.