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App Immuni e la sterile polemica, inutile non scaricarla. Vi spieghiamo il perché
Grosseto – L’Italia si conferma sempre di più il Paese dei qualunquisti e dei tuttologi. Ogni giorno abbiamo la possibilità di inventarci qualcosa, da tecnici a giocatori di calcio, ad economisti, da politici e esperti di tecnologia.
La polemica della giornata riguarda l’App Immuni, un’applicazione che ci chiedono di scaricarla volontariamente e che sarà fondamentale per la lotta al Coronavirus.
Infatti, in caso di positività di un soggetto sarà possibile tracciare tutte le persone con cui è venuto in contatto negli ultimi giorni il nuovo malato.
Apriti cielo. Arrivano i commenti più disparati: “La tutela della privacy è fondamentale”, “Qui ci stanno rubando tutta la nostra libertà”.
Signori non è assolutamente così o meglio forse non sapete che la vostra libertà è già stata presa. In che modo? Vi facciamo un esempio semplice e chiaro.
La stragrande maggioranza di noi ha sul proprio cellulare le app dei social, come Facebook, Twitter, Instagram e via discorrendo che si collegano direttamente sul nostro gps e che quindi in tempo reale vengono a sapere dove siamo e cosa stiamo facendo.
Magari “Immuni” sarà meno divertente di tante altre applicazioni, ma sicuramente ha una funzione molto più utile.
Siamo sempre tracciati non solo con le app.
Questa servirà per il bene nostro e per tutti gli italiani.
Dovremo comportarci come nei regimi dittatoriali.
Chi non vorrà utilizzarla dovrà rimanere a casa.