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Assonidi Confcommercio incontra i comuni della provincia di Grosseto: a rischio un servizio essenziale per le famiglie
Assonidi Confcommercio Grosseto prosegue nell’attività di rappresentanza e tutela degli asili nido e delle altre strutture per l’infanzia private.
Sono fitti gli appuntamenti con le principali amministrazioni comunali che il sindacato ha in programma sul territorio provinciale.
Dopo l’incontro con l’amministrazione comunale di Follonica, il direttore provinciale di Ascom Confcommercio Gabriella Orlando, insieme alla coordinatrice provinciale Assonidi Giorgia Berti, hanno incontrato il comune di Grosseto.
All’appuntamento erano presenti gli assessori Chiara Veltroni e Giacomo Cerboni e il dirigente competente Felice Carullo.
Confcommercio ha rappresentato in modo puntuale e preciso la grave situazione che le strutture private, chiuse da più di un mese, stanno vivendo e che mettono a repentaglio la loro stessa sopravvivenza.
Entrambi gli assessori hanno assicurato che le strutture private non saranno lasciate sole, e che sarà data “priorità di azioni”.
Riusciranno le scuole per l’infanzia private a riaprire almeno per il prossimo anno scolastico?
Queste strutture dovranno vedersela con la sostenibilità economica, problema che le differenzia dalle scuole pubbliche.
In questi incontri, ai comuni Assonidi Confcommercio chiede il massimo sforzo agli amministratori, affinchè queste attività così importanti per il tessuto sociale siano in grado di riaprire, ormai sembra certo non prima del prossimo anno scolastico.
Secondo Assonidi, se non si interviene subito con aiuti specifici per il comparto, rischia di chiudere per sempre il 40% delle strutture private nel giro di pochi mesi o addirittura settimane, considerate le spese tra locazione, utenze ed altre spese fisse non evitabili.
In gioco, in provincia di Grosseto, ci sono una ventina di micro e piccole imprese oramai vicinissime al collasso.
“Abbiamo apprezzato la disponibilità e attenzione dimostrata dai comuni di Follonica e Grosseto – spiegano Orlando e Berti – Ora ci attendiamo risposte concrete. Il prossimo appuntamento sarà con il Comune di Orbetello, e siamo convinti che gli amministratori locali si dimostreranno altrettanto sensibili e sapranno, anche in questo caso, recepire al meglio le nostre istanze. Anche perchè è da evitare quella che si prospetta come una nuova emergenza sociale. Teniamo ben presente che se chiudono i nidi e asili privati, quando il nostro Paese ripartirà, mancheranno posti disponibili nelle strutture pubbliche per soddisfare le esigenze delle famiglie”.