Grosseto Calcio
Il 25 marzo 1971 uno storico Grosseto-Juventus 3 a 3 raccontato dal portiere biancorosso Lenzi: “Fu partita vera”
Grosseto Sono passati quarantanove anni esatti da quando l’Us Grosseto fermò sul 3 a 3 la Juventus di Anastasi, Capello, Salvadore, Bettega, Causio e altri bianconeri famosi. Una partita che i tanti grossetani (spesso nella veste di doppi tifosi) ricordano per aver letteralmente affollato l’allora stadio Olimpico. Un’amichevole disputata esattamente giovedì 25 marzo 1971. Alcuni dei giocatori su entrambi i fronti ormai non ci sono più, ma abbiamo pensato di sentire uno dei protagonisti di allora, Renzo Lenzi, a lungo portiere biancorosso, molto lucido nel ricostruire quell’evento. Al termine della breve intervista, Lenzi ha anche espresso il suo parere sul futuro dei campionati, sospesi a causa del Coronavirus.
Ciao, Renzo. Oggi sono quarantanove anni dal famoso 3 a 3 tra Us Grosseto e Juventus. Cosa ti ricordi?
<<È uno dei ricordi più piacevoli della mia vita, mi ricordo tante cose. Innanzitutto, rammento uno stadio stracolmo e tanti grandi giocatori in maglia bianconera. Una volta usciti dal vecchio tunnel ci trovammo di fronte a 8.000 spettatori, per di più per un’amichevole, una cifra non comune a Grosseto>>.
Chi organizzò la partita?
<<Francamente, questo non lo ricordo, ma era consuetudine in quegli anni confrontarci con squadre di Serie A o straniere. Io stesso ho disputato amichevoli contro Napoli, Lazio, Roma e Torino, mentre contro il Milan, portato qui da Passalacqua, non giocai, perché ero ragazzo. Abbiamo giocato anche contro squadre straniere, tipo svedesi e brasiliane. Ricordo proprio il Portuguesa di S. Paolo, giunto poi terzo nel suo Paese. Era frequente che le squadre si fermassero a Grosseto a dormire e giocassero in amichevole con noi. Mi pare che la Juve, dovendo giocare la domenica successiva a Roma, arrivò da noi e dormì all’hotel Il Principe a Principina a Mare>>.
Torniamo a Grosseto-Juventus. Fu partita vera?
<<Sì, ti garantisco che fu partita vera. I bianconeri andarono sullo 0 a 2, poi un’autorete di Marchetti dimezzò lo svantaggio e il nostro Brumana pareggio alla fine del primo tempo. Nella ripresa, invece, Salvadore volò in cielo e di testa siglò il nuovo vantaggio juventino, ma non molto dopo arrivò il nostro 3 a 3 con Benesperi, mi pare, su un’invenzione di Cucini. Feci anche una parata pazzesca su Causio e, pensa, a distanza di anni ho ritrovato – grazie a un fotografo di Follonica – la foto che ha immortalato il mio gesto. Una bella soddisfazione. Comunque, credimi, nonostante le categorie di differenza, disputammo un grande incontro, quasi alla pari con i bianconeri, aiutati in questo dai ritmi del tempo e dalla tecnica di cui molti di noi erano dotati. Approfitto, visto che siamo in argomento, per dirti che il Grosseto di quegli anni, a dispetto della categoria, ha sempre sciorinato un gran calcio. Prima di mister Corghi, allenatore biancorosso nel campionato di Serie D 1970-71, abbiamo avuto per tre anni un tecnico pistoiese, Grassi. Credimi, con lui siamo diventati un piccolo Barcellona ante-litteram. Mister Grassi ci ha insegnato a giocare sempre la palla. Il Grosseto di quegli anni (dal 1967 al 1970, ndr) era imbottito di grossetani. Ricordo formazioni con sei undicesimi di Grosseto. C’era un settore giovanile di ottimo livello dove si puntava molto sulla tecnica. Grassi voleva che giocassi sempre la palla a destra o a sinistra, anziché procedere al classico rinvio lungo di piede. Sapeva che avrei trovato giocatori dai quali far partire l’azione. Considera che sulla destra c’era Banci, ex-centravanti, trasformatosi in terzino dai piedi buoni e dalla spinta offensiva, nonché assist-man, mentre a sinistra Dugaro, ex-ala sulla medesima fascia. C’erano, poi, una sicurezza come Palazzoli, elementi venuti da fuori come Zecchini e tanti altri. Facevamo un calcio precursore della zona. Un possesso palla prolungato e quando segnavamo era difficile farci rete>>.
Un’ultima domanda, anche se non riguarda la famosa amichevole. Ebbene, vista la pandemia dovuta al Coronavirus tutto lo sport si è fermato. Per quello che riguarda il calcio italiano credi che sarebbe giusto terminare la stagione a emergenza conclusa oppure congeleresti le classifiche acquisite?
<<Faccio una distinzione tra professionisti e dilettanti. Per i primi posso anche comprendere il tentativo di terminare la stagione, a patto che ci siano i tempi tecnici per farlo. Per i dilettanti, invece, sarei per congelare le classifiche attuali perché tanti giocatori lavorano e non sarà facile far coincidere le cose, magari in concomitanza con l’inizio della stagione estiva. D’altronde, il campo ha parlato e ormai, come in Serie D, siamo a due terzi del campionato. Purtroppo, nessuno poteva prevedere una situazione del genere, ma proprio per questo reputo giusto che valgano le classifiche al momento della sospensione>>.
Successivamente all’intervista a Lenzi, abbiamo saputo che l’amichevole venne organizzata dallo Juventus Club Grosseto (situato fino alla chiusura in viale Giulio Cesare, ndr). Il presidente di tale club era Aldo Biscontri il quale si recò a parlare con Boniperti e Allodi a Coverciano. Picchi, allenatore della Juve, già malato (morì poi a maggio del 1971), pare che non fosse molto favorevole alla partita. In ogni caso, come raccontano le cronache, a sedere sulla panchina della Juve non solo a Grosseto, ma anche in campionato (fin da febbraio del 1971), fu Vycpalek, zio materno di Zeman.
US GROSSETO-JUVENTUS 3 a 3 (amichevole)
giovedì 25 marzo 2020
GROSSETO Lenzi, Banci (Rapino), Grilli, Bertanza (Simoni), Angelini, Armellini, Cucini, Squarcia (Petri), Benesperi, Sicurani (Scotto), Brumana All. Corghi
JUVENTUS Piloni, Zaniboni, Marchetti, G. Savoldi, Morini, Salvadore, Haller, Causio (F. Landini), Anastasi (Novellini), Capello, Bettega (Montorsi) A disposizione Tancredi All. Vycplalek
Arbitro: Gian Battista Sgherri di Grosseto
Reti: 18′ Capello (J), 24′ Anastasi (J), 37′ aut. Marchetti (J), 44′ Brumana, 64′ Salvadore (J), 70′ Benesperi
io c’ero….grande spettacolo…
Anch’io… Grandi👏👏👏
quante volte me l’ha raccontato il mi babbo 😂..vi ricorda sempre con grande nostalgia ❤️