Volley
Il mondo della Pallavolo si ferma ancora. Una decisione necessaria per fronteggiare l’emergenza sanitaria
Grosseto. La pallavolo si ferma ancora. La federazione, in riferimento alla situazione dell’infezione da Coronavirus, ha stabilito di volersi adeguare alla normativa nazionale. Ciò significa che fino al 15 marzo è sospesa l’attività sportiva dei campionati di serie B nazionale, regionali e territoriali. Allo stesso modo sono sospese le iniziative di formazione e qualificazione programmate per lo stesso periodo. La Fipav ha reso noto che tale decisione si è resa necessaria per il senso di responsabilità e garantire la tutela dei propri tesserati. Una sospensione, necessaria, e che ha trovato tutti d’accordo come spiega il presidente dell’ Invictavolleyball Andrea Galoppi: Auspicavo che si potesse giocare le partite a porte chiuse, anche oltre il 15 di marzo. Molto probabilmente interrompendo tutto si è pensato che questo potesse bastare.” Stefano Spina allenatore della Pallavolo Grosseto 1978 “ Lo scopo è quello di limitare i contagi e bisogna farlo per forza. Sicuramente è un danno per tutto il movimento. Noi stiamo bene ma non giocando il sabato non so quanto potrà durare durare, tenendo conto che per recuperare le giornate perse io avrò due trasferte infrasettimanali”. Mauro Baricci allenatore dei Vigili del Fuoco “Sono giornate febbrili per tutti e il mondo della pallavolo non fa eccezione. La sospensione dei campionati sopratutto di quelli giovanili è stata necessaria indipendentemente se giocare a porte chiuse o no. Anche in una palestra piccola come la nostra, non c’è la possibilità di stare a distanza di sicurezza. Io sono d’accordo sulla decisione presa dalla federazione.” Alfredo Veltroni, direttore sportivo Pallavolo Follonica. “ Secondo me potevamo giocare benissimo a porte chiuse. Forse, si sta facendo troppo allarmismo. Le persone non stanno in casa bloccando tutte le attività, così come gli sportivi. Secondo me si sta falsando il campionato. Il problema si presenta quando torneremo a giocare dopo venti giorni di stop” Giuseppe D’Auge allenatore Pallavolo Follonica “Se la federazione ha preso questa decisione è perché si è adeguata alla situazione. Per noi sarà comunque un bel problema con tre partite infrasettimanali da recuperare. Quello che mi preoccupa di più è lo stop anche degli allenamenti in totale”. Riccardo Tinacci, presidente Pallavolo Grosseto 1978 “ Come gestore del palazzetto, la legge mi obbliga a non fermare anche gli allenamenti. Si può andare in palestra solo se le atlete rimangono ad un metro di distanza. All’ingresso ci deve essere un medico che monitora la febbre a tutti e segnala se ci sono atlete con tosse e raffreddore. E’ una responsabilità troppo grossa, che la nostra società non si può assumere” Massimo Galletti