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Record per il Marathon Bike che chiude il 2019 con la bellezza di 54 gare organizzate

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Voleva il record, voleva entrare nel guinness dei primati, voleva fare qualcosa mai riuscito prima a un’associazione sportiva in Italia. Maurizio Ciolfi, presidente del Team Marathon Bike, ha centrato l’obiettivo: il sodalizio grossetano, sempre in collaborazione con la Uisp, e supportando a ogni gara l’attività dell’Avis, ha chiuso il 2019 con 54 organizzate.

“Più di una a settimana – spiega il presidente Ciolfi – un risultato incredibile, un impegno continuo e diligente della nostra società, che sarebbe stato impossibile senza l’impegno costante dei nostri volontari. Il mio grazie va soprattutto a loro, ad amici impagabili che non mi lasciano mai solo. Alla Uisp di Grosseto e al presidente Sergio Perugini, con i quale non c’è solo una collaborazione strettissima, ma anche condivisione dei valori dello sport e del sociale. Quando il Marathon Bike si muove, lo fa pensando all’Avis, sempre. Il rapporto con l’associazione è strettissimo, come dimostrano i 152 donatori che abbiamo tra i nostri tesserati e i contributi che doniamo durante la stagione”.

Ciclismo e podismo sono le attività portate avanti dal Team Marathon Bike, che si è sdoppiato in questi due sport fin dalla sua nascita. “Una gara ciclistica è più complicata, ci sono misure di sicurezza molto rigide da rispettare, ma l’emozione di una volata o di non sapere mai prima di una corsa chi vince è unica – spiega Ciolfi – il podismo è bello per il clima che si crea, per l’amicizia tra i partecipanti. Entrambi sono sport di strada, sport per la gente, che è poi quello che la Uisp e il Marathon Bike vogliano fare insieme”. Per raggiungere risultati così importanti, il sodalizio grossetano non si ferma mai: nel 2019 sono state organizzate gare sempre, perfino l’1 gennaio o il 26 dicembre. “Siamo partiti con la Maremmata a Capodanno per finire con la Sei Bastioni il 29 dicembre – ricorda Ciolfi – mi piace parlare dei successi organizzativi del Trittico Tommasini, del Poker D’agosto, del campionato d’inverno, o della Staffetta di Canapone. Ma sia chiaro: ogni volta diamo il massimo”.

E adesso? “Fare di più è impossibile – risponde Ciolfi – cercheremo cose diverse e più belle, andando su nuovi eventi e nuove discipline, come le ultramaratone. La Sei Ore della Maremma, il 19 gennaio, punta proprio a questo: a diversificare le nostre manifestazioni, richiamando sempre più atleti da fuori provincia. Da quando il Marathon Bike è nato, nel 2005, ha organizzato 269 manifestazioni. Non dobbiamo perdere la voglia di investire sullo sport”. Capacità organizzative e non solo: nello stesso periodo il club ha vinto 568 gare, 42 soltanto nel 2019. “Potremmo anche vincerne di più puntando su atleti di valore assoluto – conclude Ciolfi – ma non è questo il nostro spirito. Chi entra nel Marathon Bike entra in una famiglia, e in una famiglia non devono esserci prime donne. Tutti gli atleti, che siano podisti o ciclisti, hanno la stessa importanza e devono essere accettati dal gruppo. In fondo è questa la nostra forza”.

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