Grosseto Calcio
Gs intervista Alessandro Sersanti, essere importante nel Grosseto a 17 anni
Grosseto Ospite settimanale di Gs è Alessandro Sersanti, classe 2002, il più giovane e ambito dei giocatori della prima squadra resta a Grosseto, nonostante l’interesse forte della Pianese e il richiamo della categoria superiore.
Grossetano, cartellino di proprietà del Siena, a diciassette anni l’esperienza fuori casa e la rappresentativa azzurra U17 di serie C.
<<Ho giocato i gironi poi siamo passati alla fase finale, ma non l’ho dusputata, sono tornato Siena a giocare con l’under 17 gli scontri ad eliminazione diretta>>.
Racconta Sersanti del suo campionato in maglia biancorossa:
<<Mi sto trovando bene, poi, invece di andare avanti e indietro col pullman, adesso ho il campo del allenamento a cinque minuti>>.
Soddiafazioni in una stagione sinora estremamente positiva, titolare. Contro il Cannara il primo gol:
<<Un’emozione forte – racconta- esultanza improvvisata. Finché l’ambiente è sereno riesce tutto meglio>>.
Compagnia determinante per l’inserimento di un 2002:
<<I giocatori di esperienza nello spogliatoio sono importanti, un punto di forza incredibile – aggiunge Sersanti – Riccardo Cretella non ha fatto tanti gol come Pippo Moscati là davanti, ma è sempre protagonista, Emiliano Fratini è sempre pronto a dare una mano pur non avendo molto minutaggio a disposizione>>.
Studio e pallone, si conciliano?
<<Sono sempre andato bene sia nello sport che a scuola, quest’anno ho qualche assenza in più per via delle partite. Per ora me la cavo su entrambi i fronti>>.
Come altri giovani grossetani anche Sersanti è uscito dalla Maremma per proseguire nella carriera calcistica:
<<Poche possibilità di emergere a livelli importanti, così in diversi siamo usciti dalla provincia, comunque già agli anni del Roselle eravamo un’ottima squadra>>.
Dalle partite delle giovanili alla serie D, ecco cosa cambia:
<<A livello di contatto, di velocità di giocata, come ti giri hai l’uomo attaccato. Nelle giovanili è difficile tornare quando incominci ad allenarti con la prima squadra è difficile ritrovare la motivazione e la concentrazione>>.