
Calcio
Lettera aperta a mister Magrini

Dopo le numerose polemiche arbitrali (var o non var) degli ultimi tempi nel pianeta calcio professionistico, appare doverosa una disamina chiara ed esaustiva degli organi federali preposti per una serena valutazione, anche comportamentale, di alcuni personaggi (meno male che sono pochi) che a volte esagerano in inutili protagonismi. Caro mister, so bene che hai preso male l’espulsione dal campo nella scorsa di campionato per una rimostranza ad un’errata valutazione arbitrale che non hai “digerito” affatto. Purtoppo, nella tua esperienza di “condottiero” ne hai viste e subite tante e sai anche che certi “personaggi” non accettano proteste, anche se fatte in modo garbato e civile. Alcuni personaggi “a volte e ripeto a volte” per dare più forza alla loro autorità in campo, non amano molto il dialogo e si ergono a facili ed inutili protagonisti, evitando di ammettere qualche errore di troppo che può anche condizionare, in buona fede, l’esito di una gara. Bisogna ammettere che il loro lavoro e molto utile ed encomiabile e che senza di loro il calcio non esisterebbe. A volte, però, accettare le critiche e qualche civile protesta dialogando di più potrebbe evitare spiacevoli inconvenienti. Perciò, caro mister, non te la prendere più di tanto. Sono cose che possono capitare, come capitano a giocatori e dirigenti, ma un contradditorio non sarebbe male averlo. Ricordo, nella mia esperienza di giornalista sportivo, che solo un arbitro ebbe il coraggio di ammettere in pubblico e sui media di avere sbagliato, ma quello era il migliore in assoluto. Si chiamava Concetto LO BELLO, un arbitro determinato, ma un vero professionista ed un gran signore.
Con affetto.
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