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Basket serie B femminile, sconfitta onorevole per la Gea sul parquet della Florence Firenze
Florence-Gea Grosseto 55-43
FOTOAMATORE FLORENCE: Consumi 8, Colantoni 18, Mortelli 6, Stefanini 4, Gabbrielli 11, Mascio 6, Puccini, Ciantelli 2, Palchetti, Bardi, Diakhate, Ciulli. All. Ronny Brienza.
GEA GROSSETO: Masini 2, Amendolea 12, Furi 8, Giulia Camarri, Lambardi, Bellocchio 2, Sposato 11, Benedetti 8, Di Stano. All. Luca Faragli.
PARZIALI: 18-16, 37-22; 46-32
La Gea Grosseto esce sconfitta dal parquet del Fotoamatore Florence Firenze (55-43) nello storico esordio nel campionato di serie B femminile. Al Palasport di San Marcellino, contro un quintetto ripescato dopo la retrocessione in C ma rinforzato durante l’estate, le ragazze di Luca Faragli hanno tenuto molto bene il campo, perdendo in maniera più che onorevole. Nel primo quarto, chiuso sotto di appena due punti, la Gea è stata avanti anche per alcuni minuti. Nel secondo quarto però una serie di canestri da tre punti delle fiorentine (alla fine del match sono state otto le bombe locali) ha cambiato l’inerzia della gara e ha permesso alle ragazze di Ronny Brienza di allungare fino al 37-22 nell’intervallo lungo. Le grossetane, anche sotto di 18 punti, non si sono date però per vinte e si sono rifatte sotto, chiudendo con un passivo assolutamente accettabile, grazie anche alle tre bombe di Angela Sposato, la ragazza senese classe 2000 che ha deciso di continuare la sua avventura in Maremma e che anche a Firenze ha dimostrato le sue qualità. Encomiabile la prova della pivot Amendolea che si sta amalgamando bene con il gruppo e nel match d’esordio ha chiuso con un bottino di quattordici punti. Brave comunque tutte le ragazze che si sono alternate sul campo. Il quintetto biancorosso ha grossi margini di miglioramento e il -12 di Firenze equivale ad una vittoria. L’esperienza sul campo e la migliore condizione atletica permetteranno molto presto di giocarsela ancora meglio con tutte. Contro le bianco-viola la Gea ha comunque lottato su ogni pallone.
«Abbiamo pagato lo scotto dell’esordio – commenta il coach Luca Faragli – a molte ragazze tremavano le gambe. Negli ultimi due quarti la squadra si è ripresa ed ha finito in crescendo. Non siamo abituate tra l’altro ai 24 secondi e troppe volte abbiamo scadere il tempo per concludere l’azione».