Grosseto Calcio
Alla scoperta del Monterosi
L’AMBIZIOSO MONTEROSI
Al momento della composizione dei gironi di Serie D, tanti tifosi unionisti hanno sorriso leggendo il nome delle avversarie del Grifone. Questo perché alcune realtà presenti nel raggruppamento tosco-umbro-laziale rappresentano comunità molto piccole, veri e propri miracoli sportivi. Tra queste, c’è sicuramente Monterosi, Comune che si trova nel Viterbese ed è abitato da circa 4.637 abitanti (dati Istat al 1° gennaio 2019). Attenzione, però, perché a parte le dimensioni contenute del paese, il club di calcio locale ha ambizioni grandissime.
LA SCALATA DALLA SECONDA CATEGORIA ALLA SERIE D
Considerate che nel 2004-05 il Monterosi vivacchiava in Seconda categoria e aveva pochissimi tesserati nel settore giovanile. Tuttavia, l’ingresso nel club da parte di Luciano Capponi ha cambiato radicalmente le cose. La prima, sotto gli occhi di tutti, è stata la trasformazione in erba del campo dello stadio Martoni voluta proprio da Capponi a maggio del 2005. Nel 2005-06, invece, è arrivato il salto in Prima categoria, mentre nel 2006-07 (proprio quando il Grosseto è salito per la prima volta in B) è giunto l’immediato passaggio in Promozione con il club viterbese che, a livello giovanile, ha visto anche il riconoscimento da parte della Figc come scuola calcio qualificata. Nel 2008-09, poi, è arrivato anche il passaggio in Eccellenza, ma l’anno seguente i monterosolini sono retrocessi dopo i play-out. Puntuale, però, il ripescaggio in Eccellenza 2010-11. Proprio nel 2011 il fondo dello stadio Martoni è stato cambiato da erba in sintetico di quarta generazione. Le stagioni successive hanno visto la costante crescita numerica del settore giovanile e il grande successo nell’organizzazione di alcuni tornei, oltre alla presenza fissa della prima squadra in Eccellenza, anche se col nome di Real Monterosi. Nel 2014-15, però, nonostante il ritorno di Capponi a supporto dell’allora presidente Cialli, i monterosolini sono retrocessi in Promozione. Tuttavia, la coppia Capponi-Cialli è riuscita a mantenere la categoria grazie alla fusione con la Nuova Sorianese. Ebbene, come nelle più belle storie, il club nato dalla fusione, la Nuova Monterosi, nel 2015-16 ha vinto il campionato di Eccellenza con ben quattro giornate d’anticipo sotto la guida di mister D’Antoni, un risultato che ha regalato la prima storica promozione in D. Con Capponi presidente le cose sono cambiate ancora in meglio e nei tre successivi tornei di Serie D (dal 2016 al 2019) sono arrivati un secondo, un ottavo e un sesto posto. Quest’anno, invece, campagna faraonica e ambizioni dichiarate di salto in C.
IL PRESIDENTE LUCIANO CAPPONI
Chi è Luciano Capponi? Beh, forse è più semplice dire chi non è… Scherzi a parte, stiamo parlando di un regista, di un autore (di cinema, di teatro e di televisione), di un musicista e di un compositore. La sue capacità in più campi l’hanno portato alla ribalta attraverso realizzazioni teatrali, televisive, radiofoniche e cinematografiche, senza dimenticare la creazione di colonne sonore nei predetti campi. Difficile credere che le ambizioni del Monterosi potrebbero essere tanto grandi senza uno come Capponi. Infatti, la crescita del club è sempre stata legata alle intuizioni e alla presenza dell’attuale presidente monterosolino, ideatore, tra l’altro, del progetto etico No fair-No play, nato dalla collaborazione con Nevio Scala e Gianfranco Zola. L’obiettivo del progetto è quello di insegnare a giocare a calcio ai giovani con rispetto verso il prossimo, ma anche con leggerezza, onore e amicizia. Un’iniziativa che ha avuto eco mediatica adeguata e l’appoggio di personaggi come Platini, Baggio, Lippi, Totti, Maldini, ecc. ecc. Di fatto, dal 2014 il progetto No fair-No play è stato portato da Capponi dentro al Monterosi e il club ne ha sposato in pieno l’obiettivo. I risultati del settore giovanile monterosolino dicono che la strada è giusta.
IL SECONDO POSTO IN CLASSIFICA, A UN PUNTO DAL GROSSETO
Tra le squadre indicate come favorite per la promozione in D, il Monterosi è una delle poche che ha mantenuto il ruolo assegnatole. Non traggano in inganno i 13 punti in classifica, perché la sconfitta casalinga contro il Grassina per i monterosolini grida ancora vendetta. Come già accennato, campagna acquisti importante e conferma di un allenatore, D’Antoni, che ha già affrontato il Grosseto da calciatore (nella finale play-off per la promozione in B, vinta dal Frosinone nel campionato di C1 2005/06). Tra i numerosi giocatori da tenere d’occhio, il Grifone ritroverà un ex-biancorosso, Francesco Marianeschi, anche se la sua esperienza da noi è stata con la maglia dell’Effeci di Pincione, salvo poi passare al Gavorrano (dove ha conquistato la C). Sono arrivati a Monterosi diversi giocatori interessanti dalla Primavera del Frosinone (Marcianò, Persichini, Angeli ed Esposito), dal Taranto, invece, è arrivato l’esperto attaccante Roberti, mentre dal Matelica il guizzante Angelilli. Dal Rimini, poi, sono stati acquistati Petti e Simoncelli, mentre Sciamanna, ex-Cavese, è giunto come svincolato. In tutto, ben diciannove arrivi, molti dei quali un vero e proprio lusso per la categoria. Nelle prime sei giornate di campionato, il Monterosi ha ottenuto 4 vittorie (contro Follonica Gavorrano, Scandicci, Pomezia e Aglianese), 1 pari (con la Flaminia) e 1 sconfitta (contro il Grassina). Solo 6 le reti realizzate, ma appena 3 quelle subite (come il Grosseto). Insomma, una formazione da prendere davvero con le molle.