Calcio
Pincione condannato a 3 anni di reclusione nel processo per il fallimento del Pescara Calcio
L’ex-presidente del Pescara calcio, l’italo-americano Massimiliano “Max” Pincione, è stato condannato a 3 anni di reclusione per aver distratto 190 mila euro dalle casse del club pescarese con un bonifico in favore della società inglese Camilla Ltd, che, in base alle risultanze del processo, sarebbe risultata a lui riconducibile. Condannati insieme a Pincione a due anni di reclusione a testa l’altro ex-presidente biancazzurro, Gerardo Soglia e suo Francesco, ex-vicepresidente del Pescara. Tutti gli imputati sono stai condannati anche a pagare in solido la parte civile con una provvisionale di 200 mila euro. Questa è la notizia pubblicata ieri dai colleghi di Abr24.it:
Condannati gli ex vertici della Pescara Calcio, nel processo sul fallimento del club abruzzese, per fatti risalenti al biennio 2007-2008.
Il tribunale collegiale di Pescara, pochi minuti fa, ha condannato a 3 anni di reclusione l’ex presidente Massimiliano Pincione e a due anni ciascuno l’ex presidente Gerardo Soglia e suo fratello Francesco, ex vice presidente del club. Tutti gli imputati sono stati anche condannati a risarcire in solido la parte civile, rappresentata dalla curatela fallimentare della Pescara Calcio, con una provvisionale di 200mila euro.
Pincione è stato condannato per avere distratto 190mila euro dalle casse del club, attraverso un bonifico in favore della società inglese Camilla Ltd, che sarebbe risultata a lui riconducibile.
I fratelli Soglia sono stati invece condannati per bancarotta preferenziale, perché attraverso una triangolazione con la Caripe ed una terza società, avrebbero compiuto un pagamento preferenziale di 2 milioni di euro, “in danno degli altri creditori”, a favore della stessa banca, che vantava un credito dello stesso importo.
Francesco Soglia è stato invece assolto da un altro capo di imputazione, che lo vedeva accusato di avere favorito un altro creditore, in danno degli altri, tramite un assegno da 108 mila euro “per rimborso di anticipi cassa e pagamento consensi.
Ricordiamo che Pincione dal 2015 al 2017 è stato anche presidente del Football Club Grosseto, società a capitale arabo-statunitense, un’avventura sportiva conclusasi nel peggiore dei modi, coi biancorossi privati dello stadio, sprofondati in Eccellenza e poi scomparsi e diversi creditori a battere cassa nei confronti della proprietà.