Calcio
Serie D girone E: Grosseto città più popolosa e unico capoluogo provinciale, seguita da Pomezia e Foligno
Grosseto Abbiamo voluto vedere il girone E di Serie D sotto il punto di vista demografico. Per questo, ci siamo messi a controllare gli abitanti di ogni località partecipante, anche per capire che bacino di popolazione coinvolge il girone comprendente il Grosseto e il Follonica Gavorrano. Neanche a dirlo, Grosseto, con i suoi 82.402 abitanti, è la città più importante e popolosa del girone E, oltreché l’unico capoluogo provinciale rappresentato. Subito dietro Grosseto troviamo Pomezia (Rm) e Foligno (Pg). Follonica e Gavorrano, invece, conteggiate insieme, rappresentano 29.570 persone. La realtà più piccola è San Donato in Poggio, la cui popolazione è di circa 800 residenti. Piccola anche Trestina, con circa 1.800 abitanti, frazione della popolosa Città di Castello (dove risiedono 39.301 persone). Nel complesso, il girone E abbraccia una popolazione di oltre 466 mila unità, che diventano circa 550 mila se consideriamo i Comuni di appartenenza delle frazioni di Grassina (Bagno a Ripoli), Ponte a Egola (San Miniato), Trestina (Città di Castello) e San Donato in Poggio (Barberino Tavarnelle).
Grosseto 82.402
Pomezia (Rm) 63.665 (*30/09/2018)
Foligno (Pg) 56.769
Scandicci (Fi) 50.645 (*31/12/2018)
Albano Laziale (Rm) 40.949
Montevarchi (Ar) 24.378
Bastia Umbra (Pg) 21.718
Follonica 21.083
Agliana (Pt) 17.969
San Giovanni Valdarno (Ar) 16.796
Civita Castellana (Vt) 16.171 (*01/01/2019)
Ponsacco (Pi) 15.591
Grassina (Fi) circa 8.700 fraz. di Bagno a Ripoli (Fi) 25.483 (*31/12/2018)
Ponte a Egola, circa 9.500 fraz. di S. Miniato (Pi) 27.959 (*01/01/2019)
Gavorrano 8.487
Monterosi (Vt) 4.622
Cannara (Pg) 4.307
Trestina circa 1.800 fraz. di Città di Castello (Pg) 39.301
San Donato in Poggio (Fi) circa 800 fraz. di Barberino Tavarnelle (Fi) 12.100
N.B. I dati riportati sono quelli Istat al 31 marzo 2019, salvo indicazioni diverse rappresentate da questo segno *
Nel caso di Ponte a Egola, non esistendo dati certi, abbiamo preso in considerazione quelli Cei, che sommano i residenti censiti nelle tre parrocchie di tale frazione.
È una questione demografica, ma non solo. Per lavoro e per turismo ho girato in lungo e in largo per tutta l’Italia e per buona parte dell’Europa e non senza un po’ di stupore, quando dicevo di essere di Grosseto, anziché sentirmi rispondere 《Ma che roba è?》come temevo, mi dicevano quasi sempre 《Ah, Grosseto…Maremma, gran bei posti, conosco, conosco》. Questo per dire che la nostra città non è ovviamente Roma, né Venezia e neppure Firenze, ma è pur sempre il capoluogo di un territorio conosciuto e apprezzato a livello nazionale e internazionale, la qual cosa stride col fatto di avere una squadra che si aggira nell’estrema periferia calcistica, senza, allo stato attuale, la benché minima prospettiva di ritorno nel calcio che conta o che comunque ha un minimo di “appeal” e di visibilità. Che poi viga il principio secondo il quale “o mangi la minestra o salti dalla finestra”, è un altro paio di maniche ed è una verità indiscutibile, per cui ben venga questa serie D asfittica e priva di orizzonti luminosi.