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Calcio

L’Avellino è campione d’Italia Serie D

Il tricolore viene cucito sulle maglie biancoverdi dell’Avellino al termine della lotteria dei calci di rigori. Fatali per il Lecco gli undici metri.

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Perugia, 2 giugno 2019 – Allo stadio “Renato Curi” di Perugia è andato in scena l’ultimo atto della stagione 2018/2019 del Campionato di Serie D, per l’assegnazione dello Scudetto di categoria. A contendersi il titolo precedentemente detenuto dalla Pro Patria, si sono affrontate Lecco ed Avellino. Vince l’Avellino riportando il titolo in Campania dopo 6 anni dall’ultimo successo dell’Ischia Isolaverde. La squadra irpina guidata da mister Giovanni Bucaro giungeva all’appuntamento con uno score di 17 successi nelle ultime 18 partite. In semifinale i lupi avevano superato la Pergolettese a Gubbio con un secco 3-0 mentre il Lecco, allenato da Marco Gaburro, aveva eliminato il Cesena con il risultato di 2-0 a Foligno. L’ultimo capitolo della tre-giorni umbra, di fronte ai presidenti Cosimo Sibilia della Lega Nazionale Dilettanti e Francesco Ghirelli della Lega Pro, ha visto quindi prevalere i biancoverdi al termine di una bellissima partita conclusasi sull’1-1 nei 90’ regolamentari. Al vantaggio lombardo firmato Riccardo Capogna, rispondeva per i “lupi” Santiago Morera quattro minuti più tardi. Dagli undici metri basteranno le reti di Morero Di Paolantoni per chiudere la contesa a fronte degli errori degli avversari che falliscono tutti e 4 i tentativi. Sugli spalti del Curi anche il presidente del CR Umbria della LND Luigi RepaceDomenico Ignozza Presidente CONI dell’Umbria, il Segretario Generale della LND Massimo Ciaccolini, il Coordinatore del Dipartimento Interregionale della LND Luigi Barbiero ed il Segretario Mauro De Angelis. Presenti i Consiglieri del Dipartimento Giacomo DiciannoveTeresa MontagutiGiuseppe Dello Iacono e Pietro Bertapelle. Al termine del match Matteo Trefoloni, Responsabile CAN D, ha premiato la quaterna arbitrale, Luigi Repace il Lecco mentre il Presidente Sibilia ha consegnato il trofeo all’Avellino. A fine primo tempo è stata premiata la Società Sangiustese per la vittoria della Coppa Disciplina di Serie D. “Ho assistito ad un match intenso e corretto dove le due squadre non si sono risparmiate per portare a casa il trofeo. Bella la cornice di pubblico che si è resa, come le due finaliste, corretta e sportiva. La Serie D – ha aggiunto il numero uno della LND Cosimo Sibilia – si è confermata categoria di assoluto livello ed equilibrio come dimostrato anche dalla finale che ha messo di fronte una realtà del nord ed una del sud. Faccio i più sinceri auguri a tutte le neopromosse per la nuova avventura in Serie C e rivolgo i miei complimenti alle squadre finaliste della poule scudetto per lo spettacolo offerto”. Visibile soddisfazione anche per il Coordinatore della Serie D Luigi Barbiero che ha dichiarato: “L’ottima riuscita della manifestazione passa anche attraverso il coinvolgimento dei tifosi e delle Società. Ringrazio quindi, oltre alle due finaliste, il Foligno, il Gubbio ed il Perugia per la grande disponibilità dimostrata nei confronti dell’Interregionale, insieme al Comitato Regionale Umbria guidato da Luigi Repace che è stato fondamentale nell’organizzazione di questa bella giornata di sport”

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Lecco – Avellino 1- 3 dcr (1 – 1)

Lecco (4-3-3): Safarikas; Corna, Carboni, Malgrati, Ruiu (37’ st Nocerino); Segato, Pedrocchi, Moleri; D’Anna (30’ st Draghetti), Capogna (30’ st Fall), Silvestro (15’ st Lisai). In panchina: Jusufi, Poletto, Meneghetti, Merli Sala, Ba. All. Marco Gaburro.

Avellino (4-2-4): Lagomarsini; Betti, Morero, Dionisi, Parisi; Matute (12’ st Pepe), Di Paolantonio; Tribuzzi, Alfgeme (16’ st Sforzini), De Vena (25’ st Ciotola), Carbonelli (12’ st Buono). In panchina: Da Dalt, Longobardi, Patrignani, Capitanio, Dondoni, Rizzo. All: Bucaro.

Arbitro: Marco Emmanuele di Pisa. Assistenti: Vincenzo Pedone di Reggio Calabria e Giovanni Dell’Orco di Policoro. Quarto uomo: Luca Zucchetti di Foligno

Reti: 10’ st Capogna (L), 14’ st Morero (A). Calci di rigore: Segato (L) palo, Morero (A) rete, Pedrocchi (L) parato, Pepe (A) parato, Lisai (L) palo, Di Paolantonio (A) rete, Fall (L) fuori. Angoli: 4-0 a favore del Lecco

Ammoniti: 14’ pt Parisi (A), 24’ pt Segato (L), 18’ st Moleri (L), 34’ st Pepe (A), 88’ st Di Paolantonio (A), 47’ st Pedrocchi (L). Recupero: 1’pt, 5’ st.

La gara

Fin dai primissimi minuti, la finale della “poule scudetto” regala emozioni ai circa 1.500 spettatori presenti sugli spalti: almeno 250 i sostenitori del Lecco e 400 quelli giunti da Avellino. Primo “botta e risposta” tra il 2’ e 3’ con De Vena che manda fuori di un soffio a portiere greco Safarikas battuto e tiro insidioso del lombardo Silvestro sul capovolgimento di fronte. Ancora Lecco al minuto 8 con D’Anna che si coordina per scoccare il sinistro ma svirgola il pallone. Al 19′ grande occasione per l’Avellino ma Safarikas compie una gran parata su De Vena, da distanza ravvicinata. Pochi minuti dopo buona occasione per Capogna che, solo davanti alla porta, alza troppo il pallonetto che avrebbe potuto regalare il vantaggio al Lecco. Sul finale di primo tempo ci prova ancora D’Anna, da 25 metri, ma il numero uno irpino Lagomarsini blocca senza difficoltà. La prima frazione si chiude sullo 0-0 con tre occasioni per parte. Maggior possesso palla per il Lecco e Avellino più pericoloso in contropiede. Biancoverdi subito pericolosi in avvio di ripresa con Tribuzzi ma è il Lecco, al 10’, a colpire con Riccardo Capogna. Ripartenza di D’Anna che s’incunea dalla sinistra nell’area di rigore irpina e serve con un cross rasoterra Capogna che sigla l’1-0. Passano solo 4 minuti e l’Avellino pareggia con un gran gol di Santiago Morero: punizione di Di Paolantonio dalla destra e stacco di testa del numero 5 biancoverde a scavalcare Safarikas. Nonostante le due squadre non lesinavano sforzi per raggiungere la vittoria il risultato non cambiava al triplice fischio, consegnando alla lotteria dei calci di rigori l’esito della finale. Dagli undici metri la spunterà l’Avellino grazie ai due centri di Morero e Di Paolantonio. Per il Lecco, invece, nessuna marcatura dal dischetto con due pali e due conclusioni fuori dallo specchio della porta difesa da Ettore Lagomarsini.

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