Calcio
Grosseto-Comune: tra partner, sponsor e strade che non convincono Simone Ceri
Grosseto. Ancora paiono non essersi del tutto appianate le divergenze tra il Comune e l’Us Grosseto o meglio, il percorso sta andando avanti, ma le due parti devono superare ancora alcuni ostacoli.
È chiaro che la società voleva che la famosa cifra (circa 70.000 euro) arrivasse in contributo spese sostenute per il nuovo impianto di Roselle, ma come ribadito dall’assessore Fabrizio Rossi, non è possibile perché al momento della stipula del convenzione del 2015 non è stata prevista e oggi non è possibile modificarla.
Si procede quindi alla ricerca di sponsor, o meglio dei partner sicuri e affidabili. Non è un caso che il nome ritornato forte negli ultimi giorni è quello dell’imprenditore pratese, Tommaso Becagli, con cui la stessa famiglia Ceri aveva avuto dei contatti nel mese di febbraio. Poi, però, non se ne è fatto nulla.
Ricordiamo che lo stesso Becagli ha già una squadra di calcio femminile in serie A, la Florentia e che nella scorsa estate era stato accostato anche come possibile nuovo proprietario del Prato.
Oltre a quello, come ribadito anche dall’amministrazione, è stata presa in considerazione l’ipotesi di abbassare la capienza del “Carlo Zecchini” a 2’900 posti per aver una riduzione di costi quantificabile fino a 30 mila euro.
Tutte situazioni che non convincono, in particolare modo Simone Ceri, che rispetto a patron Mario, è quello che vuole maggiormente far valere le proprie posizioni.
Fumata bianca o grigia nell’ultima riunione? Al confronto erano presenti Fabrizio Rossi e, appunto, Mario Ceri, che in questo scenario rappresentato spno le parti che dialogano maggiormente.
Staremo a vedere cosa accadrà. Nel frattempo è stata fissata una nuova data. Sarà infatti il 10 di maggio che ci sarà un altro incontro, proprio il giorno dopo la finale di Supercoppa contro il Grassina. A quel punto potremo tirare le somme e capire che estate attenderà i tifosi unionisti.