Calcio
Manciano-Lanciotto, hanno vinto lo sport, il fair play e Gs Tv
Grosseto. Hanno vinto lo sport ed il fair play in Manciano-Lanciotto, finale di Coppa Toscana di Prima Categoria.
Davanti ad una cornice di pubblico di quelle importanti, con circa 600 spettatori presenti al “Gino Bozzi” di Firenze in un mercoledì lavorativo, le due squadre si sono date battaglie con tanto agonismo, ma sempre con correttezza e lealtà.
A fine partita sono state belle le parole del tecnico dei biancorossi, Alessandro Renaioli, così come quelle del presidente Cherubini e del ds Biondi.
Amarezza, come è logico che sia, ma anche rispetto dell’avversario. Cose che difficilmente si ritrovano nei campi di calcio.
Si dirà questione di stile o altro, ma è un qualcosa che andava e doveva essere evidenziato e che a noi addetti ai lavori ha colpito in maniera netta.
Come del resto ci ha sorpreso la voglia di calcio che hanno dimostrato molti sportivi delle nostre provincia e regione che in più di 3200 hanno assistito via streaming alla diretta da noi proposta.
Un format che la nostra testata giornalistica ha proposto in maniera gratuita e in cui crede molto ormai da anni, un fiore all’occhiello della nostra provincia a livello regionale.
Infine un plauso all’organizzazione del Comitato regionale toscano guidato sapientemente da Paolo Mangini e a tutti i suoi più stretti collaboratori, dal segretario Falciani, all’addetto stampa Fanciullacci.
La nostra speranza è di ritornarci il prossimo anno per qualsiasi altra formazione maremmana. Di sicuro a breve saremo nuovamente al “Gino Bozzi” per la Supercoppa di Eccellenza tra Us Grosseto e Virtus Grassina.
Una bella esperienza nonostante la sconfitta. Congratulazioni al Lanciotto Campi e complimenti a tutte e due le squadre, ma soprattutto al giocatore Sebo Bossahon, che oltre al suo contributo importante – forse il migliore in campo – si è comportato da vero signore. Mentre i suoi compagni di squadra festeggiavano dopo il rigore decisivo, come giustamente faremmo quasi tutti, la sua prima azione era quella di andare a dare un abbraccio e a consolare i giocatori Mancianesi. Oggi viviamo in un mondo sempre più diviso e pieno di gente pronta a criticare e condannare chi è diverso. Il Sig. Bossahon si è distinto non per il colore della pelle ma per il suo gesto sportivo. Viva la differenza!