Calcio
Gestione del “Carlo Zecchini”, vi spieghiamo tecnicamente la situazione
Grosseto. In città non si fa altro che parlare della querelle legata alla gestione del “Carlo Zecchini”. Come nostra consuetudine, da organo di informazione neutrale (quale riteniamo di essere) abbiamo deciso di approfondire tecnicamente la questione senza esprimere alcun giudizio che, come sempre, sarà il lettore a farsene.
Gestione e utilizzo. La gestione è stata affidata dal Comune di Grosseto all’Atletica Grosseto che quindi è il beneficiario dell’impianto.
Convenzione. La convenzione prevede che il Comune di Grosseto fino ad un massimo di 35 mila euro annue possa rimborsare le spese sostenute purchè queste siano dimostrate da fatture o ricevute. Tale somma è iscritta in bilancio e si somma agli altri rimborsi degli altri impianti dati in gestione.
Us Grosseto. Come riportato dalla lettera di ieri di Simone Ceri l’Us Grosseto versa 600 euro per ogni partita al “Carlo Zecchini” all’Atletica Grosseto che deve assicurare la pulizia dell’impianto. Inoltre la società unionista paga 4500 oltre iva (indetraibile per una società dilettantistica) di affitto per sede e lavanderia.
Manutenzione. Il “caso” però arriva per la manutenzione del manto erboso. Chi la paga? La risposta è semplice. Se l’Atletica Grosseto presenta le fatture il Comune di Grosseto può rimborsarle sempre senza superare il tetto dei 35 mila euro iscritto in convenzione assieme magari a bollette per Enel, metano e quanto altro.
Tutto questo ci sembrava doveroso spiegarlo ai nostri attenti lettori che potranno così farsi una loro libera idea.
Altri aspetti al di fuori dei tecnicismi non spetta a noi giudicarli.
Una domanda, ma in origine la gestione dello stadio non era dell’US Grosseto?
Sì, ma il club biancorosso ci ha rinunciato per gli alti costi di gestione.
Tra tutto altro che 35 mila€ annui…
Insomma, la gestione dello Zecchini è solo la scusa per fare una polemica che mira a ben altro o sbaglio?
Questo è difficile dirlo o dimostrarlo.
L’unica cosa certa è che la polemica ha assunto contorni anche politici dei quali, francamente, non sentivamo la mancanza.
Adesso hanno messo bocca nella vicenda anche soggetti che solitamente non seguono affatto il calcio o le vicende sportive.
La mia personalissima idea, prendila come tale, è che si siano mescolate e sommate componenti e problemi che avrebbero dovuto rimanere separati.
C’è il problema della ditta Barbini (composta da professionisti seri e capaci), sostituita dalla Green Grass di Arezzo (partner della Lnd regionale, con circa 100 campi sotto controllo in Toscana).
C’è, poi, il discorso dei rapporti tra Comune e Us Grosseto.
Ci sono i soldi dei finanziamenti pubblici in ballo usati come punto di forza.
C’è una parte della tifoseria dichiaratamente pro Ceri, mentre ce n’è un’altra che osserva silenziosamente.
C’è il centro sportivo di Roselle usato come altro punto di forza.
Insomma, dal parlare dalle condizioni buone o meno del terreno dello Zecchini, si è passati presto a discutere e a polemizzare di ben altro.
Un bel tutti contro tutti molto fine a se stesso.
Non solo, ma come da nostra abitudine (non dico grossetana, ma proprio italiana), quando ci sono queste situazioni moltissimi si improvvisano espertoni.
Ecco così un bell’esercito di agronomi, in grado di dire cose tecniche o dare giudizi sul nuovo manto erboso dello Zecchini che una persona comune si guarderebbe bene dal sostenere.
Personalmente, preferisco aspettare di vedere come sarà il manto erboso il 9 dicembre, quando il Grifone ci giocherà o magari uno o due giorni dopo, per capire come sarà stata la tenuta di tale terreno.
Per il resto, io e Gs preferiamo semplicemente documentare e raccontare quanto sta avvenendo, con la certezza che il confronto costruttivo sia di aiuto nella crescita, mentre le polemiche sterili non servano proprio a nessuno.
Ecco, nonostante tutto e tutti, I BIANCOROSSI SONO MERITATAMENTE PRIMI E IN SEMIFINALE REGIONALE DI COPPA ITALIA.
In questo preciso momento, almeno loro sono un esempio davvero positivo di grossetanità.