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Grosseto Calcio

Us Grosseto-Comune: ritrovare l’unione di intenti per il calcio cittadino

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Grosseto. Negli ultimi giorni pare che il rapporto tra Us Grosseto e amministrazione comunale sia arrivato ai minimi termini e le ultime polemiche derivate anche dall’intervento del manto erboso della Green Grass che ha portato allo spostamento del match contro il Montecatini a Gavorrano è solamente la punta di un iceberg che sta affiorando.
La proprietà ha ammesso pubblicamente che non ha avuto neanche il supporto della città sia in termini di spettatori in questa stagione al “Carlo Zecchini” sia in termini di sponsor che hanno avuto un notevole calo.
Insomma i Ceri si sentono abbandonati e sicuramente gli investimenti che sono stati fatti in questa stagione e in quella passata sono ingenti e si devono sommare a quelli per la costruzione dell’impianto di Roselle.
Più volte negli ultimi giorni sia Simone Ceri che patron Mario hanno comunicato la loro “insoddisfazione” verso una città che sicuramente non è calda e si sta dimostrando non così passionale per il calcio, tranne lo storico “zoccolo duro”.
Tornando però al legame ed ai rapporti con il Comune, fino ad alcuni mesi fa l’unione di intenti era tangibile e le riunioni tra il sindaco Vivarelli Colonna, l’assessore allo sport, Fabrizio Rossi e Mario Ceri erano frequenti e testimoniate con selfie di rito.
Poi qualcosa sembrerebbe essere andato man mano a deteriorarsi e adesso lo stato di insoddisfazione sembrerebbe tangibile. Naturalmente, tutti i tifosi sperano che ci possa essere un riavvicinamento per il bene del calcio nel capoluogo maremmano. 

Giornalista pubblicista dal 2010, è uno degli editori/fondatori della testata giornalistica on-line Grossetosport, all'interno della quale ricopre il ruolo di direttore responsabile. E' altresì il responsabile dei campionati di Promozione e Seconda Categoria, nonché un esperto di calciomercato.

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Ma come!!ora si invoca unita’di intenti?ma non e’stata codesta amministrazione a favorire,appoggiare,sostenere ecc…questa societa’?e ora non si”amano”piu’?

Accidenti!
E io che pensavo ad un mecenate dello sport ed un filantropo…
Ci sono stati proclami, previsioni, stanziamenti (almeno annunciati)…
E oggi? Si sente l’allontanamento della città…
L’abbandono!
Si facesse una vera cultura dello sport, specie del calcio, allo stadio arriverebbero spettatori, famiglie.
Perché con lo “spettacolo” a cui si assiste allo Zecchini e a ragion del vero non solo (compreso categorie inferiori!!!), è appunto una questione più generale, allo stadio io un bambino o ragazzino che sia, non ce lo si può portare!
Quindi si pensasse a fare pulizia di certi personaggi che con lo sport non c’entrano affatto.
Investire è anche questo. E vale per i Ceri che per l’Amministrazione Comunale.
Ma temo sia ormai utopia…
In bocca al lupo!

Ragionamento interessante e ben articolato.
La domanda, però, è:
CHI SONO “CERTI PERSONAGGI” AI QUALI HAI FATTO RIFERIMENTO?
Intendi frange specifiche della tifoseria unionista?

Beh, mi sembra che sia evidente, sono tutti coloro che vanno allo stadio o come accennavo, alla partita del paese, per sfogare le proprie frustrazioni (?) o chissà quale odio…
Nel particolare del Grosseto, quelli che hanno fatto multare la Società e tutti coloro che neanche interessa il gioco, quanto l’occasione per innescare la rissa!
Sono quelli che incitano alla violenza, quelli che urlano slogan razzisti, quelli che con l’arbitro è come avessero una questione personale…
Insomma, manca ormai totalmente o quasi, non solo lo spirito sportivo inteso come voglia di godersi un evento come una partita, ma sopratutto quel senso di civiltà, di convivenza, anche con l’avversario che è tale e solo sul campo di gioco.
In sostanza anche lo sport deve (o dovrebbe ahimé…) fare la sua parte per educare ad un senso civico che è diventato appunto utopia!
Vedi un po’ anche negli ambienti dei giovanissimi…

Mi sto convincendo che – purtroppo – il calcio grossetano si sia avvitato in un circolo vizioso che non gli dà scampo: il livello infimo e umiliante a cui è precipitato, totalmente privo di “appeal” e visibilità, genera disinteresse e scetticismo non solo nei cittadini, ma anche e soprattutto nelle istituzioni e in eventuali sponsor/investitori; per contro l’attuale proprietà ha detto chiaramente (e comprensibilmente) che in assenza di supporti e collaborazioni esterne, si può ambire al massimo ad una serie D senza sogni di gloria, ragion per cui le prospettive sono abbastanza fosche, a meno di immaginare un “deus ex machina” che arrivi da fuori, come accadde una ventina di anni fa o giù di lì, ma i miracoli difficilmente si ripetono.

Vedi Sesto io dubito anche che la serie D sia un vero obiettivo. Forse l’amministrazione comunale aveva fatto capire ai sigg. Ceri che avrebbero avuto aiuti se si fossero assunti l’onere e l’onore di prendere il nome di Grosseto (ma i terreni di Roselle non sono stati dati in uso gratuito per un discreto numero di anni ?). L’aver rinunciato a far domanda di ripescaggio forse ha contribuito ad allontanare una certa quota di “sportivi”. Hai ragione a dire che sembra di assistere ad una COMMEDIA già vista.

e basta co sta storia del ripescaggio.. i campionati si vincono sul campo. se uno ce la fa bene, altrimenti vuol dire che non si hanno le risorse (economiche e tecniche). onore ai Ceri (sperando che durino)

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