Hockey Follonica
Massimo Mariotti: “Il grande hockey può tornare a Grosseto. La nuova lega? Preferisco non parlare, ma conosco l’ambiente e certi personaggi”
Grosseto. Massimo Mariotti è una delle icone più importanti del mondo hockeystico italiano. Il ct della nazionale ha creduto nel nuovo progetto del Cp Grosseto.
Noi lo abbiamo raggiunto con i nostri microfoni.
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Massimo una nuova avventura entusiasmante con il CP Grosseto, ci parli di che tipo di progetto è?
“Il progetto Grosseto è nato l’anno passato con il cambio totale della dirigenza. Il nuovo corso presieduto da Stefano Osti già nella scorsa stagione aveva gettato le basi e adesso abbiamo iniziato a concretizzare. Il partire con una squadra senior è fondamentale per tanti motivi, serve per dare un PUNTO DI RIFERIMENTO ALLE GIOVANILI. Tornare comunque a fare campionati che ovviamente solo con una squadra senior di buon livello può permettere l’avvicinamento di sponsor , appassionati e cercare con i risultati di appassionare la città , che in questo momento di difficoltà del calcio ( sperando che ritorni ad alti livelli io sono un appassionato ) e del baseball , può essere importante avere una realtà come l’hockey .”
Quale è il vostro obiettivo?
“Il nostro obbiettivo è quello di recitare un ruolo di primo piano nella fase regionale , cercando di arrivare nelle prime due posizioni che significherebbe giocarsi la promozione in A2 in un concentramento ad 8 squadre provenienti dagli altri raggruppamenti in Italia . Non nego che abbiamo preso giocatori che hanno un buon passato anche in categorie di A1 e A2 non ultimo Michael Saitta portiere che ha giocato da titolare l’ultimo campionato da A1 nel Correggio e vanta 4 anni ad ottimi livelli , ruolo questo del portiere fondamentale. Da qui ad essere favoriti ne passa. Ci sono ottime realtà in regione Toscana come il Follonica A squadra giovane con alcuni nazionali giovanili , Siena , Camaiore , Prato. Poi eventualmente nelle finali il Molfetta ha allestito una squadra di ottimo livello oltre alle venete.”
Si può ritornare a fare il grande hockey a Grosseto?
“L’hockey a Grosseto negli anni ( pochi ) della serie A in via Manetti riusciva a portare 1000 persone e in una partita dove si giocava il 1 posto con il Novara ( io ero piccolo nel 1975 ) c’erano circa 2000 mila persone. Poi le retrocessioni , il mancato ritorno in A1 e il non avere un impianto coperto ha fatto sparire per molto tempo questa disciplina in città , ma grazie ai successi riportati da me e mio fratello nelle nostre carriere un pò ha continuato a tenere vivo il ricordo. Io penso che se riusciremo a fare ottimi risultati in questo campionato si potranno raggiungere anche 200-300 persone a partita e sono convinto che se dovessimo nel giro di 2 anni raggiungere certi traguardi sarà necessario tornare a rendere agibile il palazzetto di via Lago di Varano costruito per l’hockey in quanto non sarebbero sufficienti le capienze degli attuali impianti”
Cosa pensi delle tredici società che si sono riunite per dare vita ad una nuova lega?
“Delle società che hanno formato una nuova lega, in questo momento non è un mio compito giudicare. Io faccio il CT non il politico. Che le società debbano avere un associazione che li rappresenti mi sembra giusto, ma conosco molto bene l ambiente, i presidenti o chi per essi e mi viene da ridere quando sento da certi personaggi sbandierare trasparenza e onestà laddove qualcuno prima di fare certe affermazioni dovrebbe contare fino a 100 prima di parlare”
Cosa manca all’hockey italiano per decollare?
“L’hockey Italiano in questo momento a livello di club , avrebbe bisogno della Juventus, del Milan, dell’Inter. Mi spiego meglio: in Spagna , Barcellona , in Portogallo , Benfica , Sporting Lisbona e Porto sono polisportive, dove l Hockey Pista ha un ruolo di alto rilievo in esse , quindi con Budget che gli permettano di acquistare i migliori giocatori in circolazione. In Italia oggi non abbiamo presidenti e società che possano investire tanto , ma comunque ci difendiamo a buoni livelli ma è realmente impossibile vincere l Eurolega . In Nazionale negli ultimi 4 anni abbiamo ottenuto ottimi risultati, superiori probabilmente alle reali potenzialità del nostro movimento ( la ciliegina è EUROPEO 2014 con l oro ) . Però a mio avviso in generale sia nelle prime squadre che nelle giovanili dobbiamo lavorare ad intensità superiori di come siamo abituati ed insegnare già nelle giovanili una certa “professionalità ” nel praticare l Hockey”
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